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Il voto in UK, la Turchia post referendum e il ritorno della Spal. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

Frase del giorno

 

“Melenchon è per il protezionismo solidale. E la censura tollerante, immagino…” #Francia

 Alberto Mingardi

  


  

Stato dell’Unione

 

La premier britannica Theresa May ha annunciato a sorpresa le elezioni anticipate l’8 giugno per preparare la Brexit: “Le divisioni? Ci indeboliscono. Serve una leadership forte…” In sostanza Londra ha capito che la linea dura non paga e chiama il voto per (provare a) negoziare migliori condizioni con Bruxelles (sperando di rinforzarsi e isolare gli iper sovranisti).

 

Ricapitolando: a fine mese si vota in Francia, a inizio giugno in Gran Bretagna, a settembre in Germania. E in Italia…

 

Le grandi banche minacciano di trovare sedi alternative a Londra, in caso di Brexit. Ma poi, lo faranno davvero?

 

Intanto in Francia, a pochi giorni dal primo turno delle presidenziali, Mélenchon recupera e la sfida non è più una faccenda privata di Macron, Le Pen e Fillon.

 

Come finirà? Dipende molto dagli indecisi. Un terzo dei francesi non sa ancora per chi votare e, soprattutto, se lo farà….

 

Perché l’Europa, nonostante tutto, continua a rimanere una super potenza globale. Anche se il premier albanese Edi Rama lancia un allarme da non sottovalutare: i Balcani stanno diventando una zona grigia dove altri attori influenzano molto di più della Ue…

  

Sabbie arabe

 

Secondo gli osservatori Ocse, circa 2,5 milioni di voti al referendum di domenica in Turchia potrebbero essere stati manipolati. Per la cronaca, la riforma costituzionale voluta da Erdogan ha vinto con uno scarto di 1,9 milioni…  

 

La sconfitta di Erdogan nelle grandi città turche insegna che i centri urbani possono essere il vero antidoto al nazionalismo. Non tanto per la loro multiculturalità, ma per il fatto che le città hanno una storia e un’anima… 

 

Perché Hezbollah ha già vinto, grazie alla guerra in Siria. Il gruppo estremista sciita libanese è diventato uno dei più importanti e influenti alleati di Assad, riuscendo allo stesso tempo a trasformare se stesso.

 

Come cambia la campagna militare Usa anti Isis in Afghanistan, dopo l’utilizzo della “madre di tutte le bombe”.  

 

Altri mondi

 

Fai girare l’economia. I piani sauditi per sviluppare 30 grandi progetti di energia eolica e solare nel prossimo decennio. E poi le grandi aziende Usa in Cina che non se la passavano così male da anni. Spiega il perché Bloomberg.

Che tempo che fa. In Canada è cambiato il corso di un fiume. Un processo che di solito richiede ere geologiche si è compiuto in pochi mesi a causa del riscaldamento globale, lasciando sorpresi esperti e ricercatori.

Occhio all’ingorgo. Il lancio di migliaia di satelliti per le telecomunicazioni può aggravare il problema dei detriti spaziali. I satelliti sono necessari per lo sviluppo dei collegamenti wireless. L’aumento di traffico nello spazio può aumentare la probabilità di collisione tra satelliti del 50 per cento (via Internazionale).

Passaggio in Asia. In che modo la vita di decine di milioni di persone verrà cambiata per sempre da una serie di mega dighe in costruzione sul fiume Mekong.

 


 

Mappa del giorno

 

Sembra che la crescita dedicata ai “consumi” digitali stia un po’ frenando, anno dopo anno…

 


 

Personaggi

 

La fine dell’illusione chiamata Erdogan. Lo statista turco coccolato dall’Europa si è rivelato nient’altro che un rais…

 

Chi è Randal Quarles, l’uomo che dovrebbe guidare per conto di Donald Trump il progetto di deregulation finanziaria (e in cosa consiste questo progetto, molto gradito a Wall Street).

 

Caccia letteraria a JP Morgan. Il banchiere per eccellenza, il grande capo del capitalismo americano e il suo rapporto con il cinema, la letteratura e il multiverso: soprattutto con Borges.

  

Argomenti di dibattito

 

38° parallelo. Gli Usa, la Corea del Nord e il rischio concreto che un errore di valutazione possa far esplodere l’escalation nucleare. Della serie: Washington deve imparare a convivere con la minaccia nordcoreana! Non ci sono alternative.

Cose turche. Quindi la Turchia non è più una democrazia? La risposta è che non lo è più, ma non è successo col referendum di domenica (via Il Post).

Senza contante. La spinta a sbarazzarsi del cash sta tuttavia incontrando ostacoli ovunque. Senza contare che non metterebbe in ginocchio la criminalità.

Il problema è il traffico! Perché per i parcheggi c’è bisogno di politiche intelligenti (nel senso che ne guadagnerebbero tutti).

 

Ossessioni

 

Ore piccole. Chi è il vero competitor di Netflix, HBO e compagnia cantando? Il sonno, ovviamente…

The Donald. Dalla soap opera Trump Tower a The Towertutti i progetti televisivi falliti di Donald Trump (via Pietro Minto).

Silicon male. Se ne parla da tempo ma l’ecosistema tecnologico-finanziario di Silicon Valley continua a restare appannaggio quasi totalmente maschile…

  

Mettetevi comodi

 

Duri a morire. Il bellissimo reportage del Nyt sulle celebrazioni di Pasqua in una città cristiana ormai fantasma in Iraq, Qaraqosh.

La casa non è un albergo. Sarà riscossa? I piani dei colossi alberghieri per combattere la neo egemonia di Airbnb.

I dominatori dell’universo. In che modo la Marvel e i suoi eroi hanno conquistato Hollywood e l’industria cinematografica.

Nobiltà estense. Il ritorno a grandi livelli della Spal, lanciata verso una sorprendente Serie A: reportage da una Ferrara di nuovo innamorata della sua squadra.

 


 

Accadde oggi

 

Nel 1906 oggi, un terremoto devastante distruggeva gran parte della città di San Francisco…