Il Milione di Merkel
Roma. Michael Clauss, ambasciatore tedesco a Pechino, ha commentato entusiasta la due giorni in Cina della cancelliera Angela Merkel che ieri ha incontrato il primo ministro Li Keqiang: “Tra i leader occidentali, è quella che più frequentemente visita il paese – ha detto Clauss – E’ quella che lo conosce meglio”. Chissà cosa avrà pensato invece il collega americano John B. Emerson, dal 2013 ambasciatore della Casa Bianca a Berlino, che in alcune conversazioni private avrebbe sottolineato in passato la frequenza dei viaggi di Merkel in Cina.
D’altronde nel 2014 il commercio bilaterale tra la locomotiva del Vecchio continente e la cosiddetta “fabbrica del mondo” aveva raggiunto il valore record di 154 miliardi di euro, quanto la metà di tutti gli scambi tra Germania e Asia. Anche il 2015 promette bene, e infatti ieri Cina e Germania hanno firmato un accordo per l’acquisto da parte di Pechino di trenta Airbus A330 al prezzo di 17 miliardi di euro. Nella delegazione di 20 imprenditori al seguito della cancelliera, figurano Joe Kaeser (ceo di Siemens), Carsten Kengeter (Deutsche Börse) e anche Matthias Müller, il nuovo ceo di Volkswagen dopo il caso della truffa sulle emissioni nocive, pronto a un nuovo debutto in società proprio sotto l’ala protettiva di Merkel. La visita arriva pochi giorni dopo il viaggio del presidente cinese, Xi Jinping, nel Regno Unito, durante il quale sono stati firmati accordi di cooperazione tra Pechino e Londra per un valore complessivo di circa 62 miliardi di dollari; ed esattamente alla vigilia dell’arrivo a Pechino del presidente francese, François Hollande. Il rallentamento della crescita del Dragone sarà pure uno dei principali fattori di rischio esterno per le economie europee, ma nel frattempo la concorrenza per accaparrarsi quel mercato rimane spietata.