I geologi pronti a dare supporto tecnico alla Protezione civile sul terremoto

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"Stiamo contattando i colleghi geologi disponibili in tutte le regioni italiane in modo da creare una sorta di task force nel caso in cui la Protezione civile richieda il nostro supporto tecnico sui luoghi del sisma", dice Adriana Cavaglià consigliere nazionale dei geologi.

    "Stiamo contattando i colleghi geologi disponibili in tutte le regioni italiane in modo da creare una sorta di task force nel caso in cui la Protezione civile richieda il nostro supporto tecnico sui luoghi del sisma". Così Adriana Cavaglià consigliere nazionale dei geologi, con Labitalia, sull'impegno dei geologi per il sisma che questa notte ha colpito il Centro Italia.

     

    "Abbiamo una convenzione con il Dipartimento della protezione civile -continua Cavaglià- per il supporto tecnico in caso di emergenze come questa. E quindi stiamo contattando i geologi sul territorio per creare delle vere 'squadre' in modo da intervenire sul posto nel caso ci fosse richiesto".

     

    Cavaglià in questo momento si trova in Abruzzo "dove non abbiamo avuto notizie di danni a cose e persone".

     

    E secondo Nicola Tullo, presidente dell' ordine Geologi Abruzzo "non è possibile che un terremoto di questa entità faccia tutti questi danni e questi morti. I terremoti purtroppo non si possono prevedere. Ma è necessario però farsi trovare preparati. E per questo adesso servono investimenti subito per mettere in sicurezza i fabbricati".

     

    "Questo terremoto -continua Tullo- è simile a quello de L'Aquila come potenza, ma a differenza di allora non ci sono state scosse diciamo 'anticipatorie'. Ma ci sono stati ancora danni e morti, non è possibile".

     

    Secondo Tullo "infatti servono investimenti per messa in sicurezza dei fabbricati, è l'unico modo che si ha difendersi dai terremoti che, ripeto, non si possono prevedere".