Guide ambientali: pericolo frane, l'indotto delle escursioni è in ginocchio
Roma, 31 ago. (Labitalia) - "Tra pernottamenti e ristoranti l'indotto delle escursioni dei sentieri vicini alle zone colpite dal sisma è in ginocchio. C'è il pericolo frane incombente che ci ha costretto a diramare, su Facebook, un avviso del Corpo Forestale dello Stato". Così Davide Galli, consigliere nazionale Aigae, Associazione italiana guide ambientali escursionistiche, fa il punto con Labitalia sull'andamento del settore dopo il sisma.
Roma (Labitalia) - "Tra pernottamenti e ristoranti l'indotto delle escursioni dei sentieri vicini alle zone colpite dal sisma è in ginocchio. C'è il pericolo frane incombente che ci ha costretto a diramare, su Facebook, un avviso del Corpo Forestale dello Stato". Così Davide Galli, consigliere nazionale Aigae, Associazione italiana guide ambientali escursionistiche, fa il punto con Labitalia sull'andamento del settore dopo il sisma.
"Il Corpo Forestale dello Stato -ricorda- sconsiglia le escursioni nella zona dei Monti Sibillini. In particolare, le Gole dell’Infernaccio non sono accessibili in quanto la strada di comunicazione per raggiungerle è stata chiusa con un’ordinanza del sindaco. La zona delle svolte (Foce di Montemonaco) è impraticabile per la presenza di grandi massi in bilico e frane che hanno di fatto reso impraticabile il sentiero non più riconoscibile e non sicuro anche il tratto che da Foce di Montemonaco porta alle svolte".
"Su Facebook -continua Galli- abbiamo ricordato che sui sentieri c’è il rischio di frane e caduta massi: bisogna, pertanto, fare attenzione nelle gole o nelle forre, nei sentieri sotto alle pareti roccia o esposti. Anche se non si notano pericoli evidenti potrebbero essere stati resi instabili dalle scosse. Sono, inoltre, alti i rischi di smottamenti improvvisi".
"Anche se -avverte Davide Galli- non vi sono segnalazioni ufficiali dell'amministrazione pubblica, soci del Lazio ci fanno notare che anche l'intero gruppo dei Monti della Laga (peraltro attraversati da una importante faglia sotto il Monte Gorzano) potrebbero essere stati interessati da frane e crolli".
"Segnalazioni simili -fa notare Galli- arrivano anche dal Gran Sasso, dove in particolare la ferrata Danesi al Corno Piccolo è chiusa per frana. E, più in generale, massima cautela in tutte le zone appenniniche interessate dal sisma".
"Lo sciame sismico -sottolinea- è ancora ben presente ed è impensabile andare a fare escursioni. Bisogna poi fare i conti con i mancati introiti del settore. Purtroppo, ci troviamo in un periodo in cui si registrano molte prenotazioni che, ovviamente, al momento sono ferme".