Disservizi in viaggio? Per rimborsi fotografie e fatture a portata di mano

Adnkrons

Roma, 1 set. (Labitalia) - Fotografie e fatture a portata di mano. Questi di documenti da non dimenticare per ottenere il rimborso in caso di disservizi turistici. Parola di Massimiliano Dona, segretario generale dell'Unione nazionale consumatori. "Ogni anno -dice- al termine delle vacanze, sono sempre più numerose le segnalazioni che arrivano alla nostra Unione da parte di consumatori che chiedono un risarcimento per non aver goduto della vacanza tanto attesa a causa di disservizi turistici".

Roma (Labitalia) - Fotografie e fatture a portata di mano. Questi di documenti da non dimenticare per ottenere il rimborso in caso di disservizi turistici. Parola di Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione nazionale consumatori. "Ogni anno -dice- al termine delle vacanze, sono sempre più numerose le segnalazioni che arrivano alla nostra Unione da parte di consumatori che chiedono un risarcimento per non aver goduto della vacanza tanto attesa a causa di disservizi turistici".

 

"I problemi si ripetono -fa notare- bagagli smarriti, voli cancellati, inadempienze dell’agenzia di viaggio, strutture alberghiere fatiscenti”.

 

“Per cercare di avere il rimborso -prosegue Dona- suggerisco sempre ai consumatori di controllare che il soggiorno si svolga esattamente come previsto e di documentare gli eventuali disagi tramite fotografie, dichiarazioni di altri turisti, fatture di spesa e di rivolgersi ai rappresentanti dell’organizzazione sul posto per segnalare ogni difformità rispetto al contratto di viaggio”. “E’ bene, soprattutto, ricordare agli utenti -avverte- che una volta rientrati a casa si hanno 10 giorni lavorativi per inviare un reclamo con richiesta di rimborso a mezzo lettera raccomandata a.r. indirizzata all'agenzia di viaggi, al tour operator e per conoscenza alla nostra Unione nazionale consumatori".

 

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