E' 50enne e straniero in un caso su sette, identikit manager milanese
Milano, 6 set. (Labitalia) - Sempre più straniero, uno su sette, uomo e cinquantenne: è questo l'identikit dell'imprenditore milanese a metà di questo decennio. Emerge da una elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese relativi ai titolari di cariche nelle imprese attive nel comune di Milano negli anni 2015 e 2010.
Milano (Labitalia) - Sempre più straniero, uno su sette, uomo e cinquantenne: è questo l’identikit dell’imprenditore milanese a metà di questo decennio. Emerge da una elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese relativi ai titolari di cariche nelle imprese attive nel comune di Milano negli anni 2015 e 2010.
Sono circa 342 mila gli imprenditori attivi a Milano città tra titolari, soci e detentori di cariche in imprese. In otto casi su dieci sono italiani ma cresce il peso degli stranieri che passano in 5 anni da circa 37 mila ad oltre 48 mila (+11 mila e +30% a fronte di un dato che per gli italiani è in diminuzione, -8%) per un’età media di circa cinquant’anni, più alta tra gli italiani (54 anni contro una media di 45 per gli extracomunitari).
Pochi i giovani, poco più del 4% ma il peso sale tra gli stranieri sfiorando il 9%. Le donne sono un imprenditore su quattro (24,8%) stabili in 5 anni (-0,5%) grazie al dato positivo delle straniere (+33,9% per i paesi extra Ue). E che tipo di impresa scelgono i milanesi? Italiani (63%) e cittadini Ue (77%) soprattutto le società di capitali, mentre l’impresa individuale è la natura giuridica preferita da oltre un imprenditore extra europeo su due (52%).
Un imprenditore su cinque è nel commercio, uno su otto nelle attività immobiliari o professionali e scientifiche, uno su dieci nel manifatturiero. Sale nel commercio il peso degli stranieri, quasi uno su tre, nell’alloggio e ristorazione, 10% contro una media del 5%, e costruzioni, 14% contro media del 9%. I più numerosi sono gli imprenditori extracomunitari che pesano l’11% del totale. Tra di loro, al primo posto ci sono gli imprenditori egiziani (circa 7.500 con un peso del 15,5% sugli stranieri e del 2,2% su tutti gli imprenditori milanesi).
A seguire i cinesi (6 mila, il 12,3% degli stranieri), bengalesi (3.163, 6,6%) e marocchini (circa 2 mila, 4%) con il Bangladesh che è anche il Paese i cui imprenditori in cinque anni crescono di più triplicando la presenza (+203%). Bene anche i boliviani (+188%). Gli imprenditori stranieri sono in media più giovani degli italiani, il 7% ha meno di 29 anni contro una media che per gli italiani si ferma al 3%. Nella media la presenza femminile, con un imprenditore su quattro (24%) che è donna e picchi che superano l’80% nel caso di Paesi come Bielorussia e Thailandia.
A livello nazionale Milano è la città di elezione degli imprenditori egiziani, si concentra qui il 31% di tutti gli imprenditori provenienti da quel Paese che operano in Italia, come degli imprenditori peruviani (24% del totale Italia), spagnoli (22%), olandesi (20%) ed ecuadoregni (17%).