(foto LaPresse)

Starbucks ruberà la corona di McDonald's?

Alberto Brambilla

Perché la catena di caffetteria può diventare la società della ristorazione più grande di Wall Street

 

Roma. Starbucks è già il re incontrastato delle catene di caffetteria. Ma ora un analista di Wall Street pensa che potrà rubare lo scettro di McDonald's come la catena di ristoranti più attrattiva per gli investitori perché si sta espandendo rapidamente e il prezzo delle azioni è diventato molto abbordabile dopo un anno non proprio esaltante per l'andamento del titolo.

Il calo del prezzo del titolo durante l'anno scorso del 7,5 per cento – una discesa che nemmeno le dimissioni del ceo Howard Schultz ha arrestato – fornisce un motivo in più agli investitori di Wall Street per scommettere sulla seconda società di ristorazione americana per capitalizzazione di mercato. Su 33 analisti che coprono il titolo, 29 raccomandano di acquistare, secondo Bloomberg. Di contro, solo 15 su 35 analisti che coprono il titolo McDonald's raccomandano di comprare le azioni del colosso mondiale degli hamburger perché il prezzo delle azioni è già aumentato del 30 per cento circa da quando, all'inizio del 2015, è stato nominato ceo l'inglese Steve Easterbrook (ex di Pizza Express e Wagamama).

Non basta, i fondamentali contano. Starbucks infatti potrà espandere i suoi punti vendita nel mondo a un ritmo dell'8 per cento annuo mentre, parallelamente, vedrà crescere le vendite globali del 5 per cento annuo, secondo Mark Malinowski, un analista della banca d'affari Normura che ha scelto la popolare catena di caffè con base a Seattle (California) come società di ristorazione quotata negli Stati Uniti su cui scommettere. A questo ritmo di crescita Starbucks potrebbe vedere aumentati i ricavi fino ad arrivare in doppia cifra, sostiene Malinowski.

Queste dinamiche, riporta Richard Blackden, il segugio della Borsa americana del Financial Times, possono fare pensare che Starbucks sia capace prima o poi di superare McDonald's, ovvero la prima società della ristorazione per capitalizzazione di mercato. "Pensiamo sia solo questione di tempo prima che Starbucks superi McDonald's come titolo della ristorazione più rilevante della Borsa, sebbene non sia molto probabile che ciò accadrà nel 2017", dice Malinowski.

Starbucks dovrà recuperare un po': capitalizza in Borsa 80 miliardi di dollari mentre McDonald's capitalizza 98,7 miliardi. In ogni caso, se la catena di caffetterie riuscirà ad aumentare i punti vendita a un ritmo annuo dell'8 per cento entro il 2021 come vorrebbe potrebbe riuscire a togliere a essere la prima catena di ristorazione a sottrarre la corona agli "archetti dorati" di McDonald's.

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  • Alberto Brambilla
  • Nato a Milano il 27 settembre 1985, ha iniziato a scrivere vent'anni dopo durante gli studi di Scienze politiche. Smettere è impensabile. Una parentesi di libri, arte e politica locale con i primi post online. Poi, la passione per l'economia e gli intrecci - non sempre scontati - con la società, al limite della "freak economy". Prima di diventare praticante al Foglio nell'autunno 2012, dopo una collaborazione durata due anni, ha lavorato con Class Cnbc, Il Riformista, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e il settimanale d'inchiesta L'Espresso. Ha vinto il premio giornalistico State Street Institutional Press Awards 2013 come giornalista dell'anno nella categoria "giovani talenti" con un'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.