America batte Cina nell'elettronica di consumo
In Italia i consumatori digitali apprezzano di più il brand “made in Usa” secondo Idealo
Roma. La Cina morde il freno sulla tecnologia e con gli Stati Uniti la rivalità è forte, ma la partita sembra ancora a favore degli States. Alibaba e Tencent, ad esempio, capitalizzano molto meno dei competitor americani Amazon e Facebook, anche se nell’ultimo bilancio hanno dimostrato di essere cresciuti del 50 per cento in un anno. E la paura di un sorpasso è forte. E' anche vero infatti che se la Cina si presenta come un prezioso alleato degli Stati Uniti contro le crisi internazionali, viene duramente avversata sul fronte economico. Trump ha fermato, solo qualche giorno fa, l'acquisizione del produttori di chip Lattice Semiconductor da parte del fondo cinese Canyon Bridge Capital Partners, un deal da 1,3 miliardi di dollari.
Sul fronte dei consumi high tech, anche il mercato della vecchia Europa è ancora fidelizzato al “made in Usa”. Lo sostiene ad esempio una ricerca del portale per la comparazione dei prezzi sull’online, Idealo. In Italia, in particolare, i consumatori sono più interessati ai brand americani invece che cinesi per una quota che dal 2016 al 2017 è aumentata del 144 per cento.
Gli europei sono invece più possibilisti nei confronti dei prodotti orientali: l’interesse per i gadget elettronici cinesi è cresciuto del 77,6 per cento dal 2016 ad oggi. Oltre che per la categoria degli smartphone (ormai gli oggetti più ricercati), gli europei cercano soprattutto notebook di origine americana (al 34,5 per cento) e solo in seconda battuta di origine cinese (al 21,3). Sul fronte tablet, invece, si verifica un testa a testa: in Italia i filo-americani sono il 30,1 (più 160,2 per cento rispetto al 2016), i filo-cinesi il 30% (+101,5% rispetto al 2016) mentre spunta la Corea con una fetta del 21,7 per cento delle preferenze.
Vincono a man bassa i produttori americani per smartwatch e cuffie. Per i primi, il 20,9 per cento di italiani preferisce brand Usa (con un aumento del 235,1 per cento). Nel caso delle cuffie la preferenza per gli States sale al 59,6 (con interesse in aumento nell’ultimo anno di oltre il 400 per cento). Dove i cinesi battono gli yankees è su droni e schede video. In Italia dal 2016 ad oggi ci siamo interessati all’acquisto dei droni cinesi per una quota del 71,9, più 236,6 per cento rispetto al passato. La curiosità su schede video cinesi, invece, è cresciuta per gli italiani del 149,7 per cento.
Dunque Pechino non ha ancora sostituito gli States nel cuore dei consumatori digitali italiani e il gap rimane forte sui prodotti più famosi. Almeno finché la penetrazione dei canali distributivi orientali non prenderà il definitivo sopravvento.