Snam compie 75 anni e cerca nuove strategie per far ripartire la corsa all'energia
La domanda di energia in Italia e nel mondo aumenta costantemente. Ma la vera svolta sono gli sviluppi tecnici
Si ritorna al gas, al metano, da dove era cominciata l'avventura energetica italiana. Non è il gioco dell'oca, il ritorno apparente al punto di partenza vede tutti i giocatori cambiati. È il gas a restare, a ridiventare, centrale. Tutto sembra convergere: mercato, domanda, sviluppi tecnici, obiettivi energetici. Il mercato è sicuramente buono per almeno una decina d'anni, lo ha ricordato ieri Jonathan Stern, dell'Oxford Institute for Energy Studies, parlando all'incontro tra azienda e suoi partner per i 75 anni di Snam. La domanda di energia in Italia e nel mondo aumenta costantemente. Ma la vera svolta sono gli sviluppi tecnici.
Con il gas ormai diventato anche una rinnovabile, grazie al biometano. E diventato elemento fondamentale, moneta di scambio, grazie al metodo power-to-gas, per stoccare l'energia elettrica (altrimenti non conservabile in modo efficiente di fronte ai momenti di picco della produzione). Centrale anche per il raggiungimento degli obiettivi energetici e ambientali: è il maggiore protagonista della decarbonizzazione, ha costi ragionevoli, ancora col biometano diventa sottrattore di CO2, assicura, col completamento delle infrastrutture di approvvigionamento, la disponibilità di energia per l'Italia e rende più funzionale l'intera rete europea.
Con questo nuovo ritorno del gas al centro della scena, ha detto ieri il giovane amministratore delegato di Snam, Marco Alverà, si riprendono le mosse anche da un altro punto da cui il metano era partito in Italia, quello della mobilità. Con utilizzi sempre maggiori (e particolarmente efficienti) sia per le automobili sia per i grandi motori navali. Stern ha parlato di un buon decennio garantito ma anche della necessità di attrezzarsi perché sia buono anche il decennio successivo. La narrazione - ha detto proprio così - non deve fermarsi a slogan ma far veramente capire ai decisori e all'opinione pubblica le potenzialità del gas per le nostre necessità energetiche. Serve narrazione, pensate un po', per far capire al paese confermato al settimo posto mondiale nella produzione industriale, che un mercato in cui è leader anche dal punto di vista tecnico (grazie anche alle straordinarie competenze di Saipem) deve essere curato, seguito, incoraggiato. Per Marco Alverà la narrazione non deve e non può essere affidata solo alla Snam ma deve coinvolgere tutti i suoi più di mille clienti e fornitori e le grandi aziende partner, non solo Saipem ma anche Terna. Un metodo nuovo, a matrice e non verticistico, per ripartire da dove, 75 anni fa, era cominciata la nostra corsa all'energia.