E se al posto di Boschi mettessimo De Benedetti? Diabolico esperimento su un editoriale di Rep.
Il fondo con cui il direttore Mario Calabresi chiedeva il passo indietro del sottosegretario rivisto e “corretto” da un nostro lettore dopo la vicenda che ha coinvolto l'editore del quotidiano
Al direttore - Caro Cerasa, ho fatto un piccolo esperimento e ho preso l’editoriale che ha fatto Repubblica qualche settimana fa per chiedere le dimissioni di Boschi e mi sono limitato a cambiare un nome. Viene fuori una cosa così. “La vicenda CDB va esaminata su due piani, diversi ma connessi. E’ comprensibile, perfino fisiologico, che un editore si occupi del suo territorio. Del resto, le crisi bancarie in Italia sono sempre state risolte attraverso fusioni e acquisizioni. E’ stata la linea seguita da tutte le nostre Istituzioni. Per CDB, però, non è in discussione questo piano. Ma l’altro. Non è accettabile che un editore di un giornale si occupi di una questione che fa riferimento diretto a lui. Le regole morali e politiche del conflitto di interessi non possono funzionare a giorni alterni o a governi alterni. Questo è il cuore del problema, non se siano stati commessi illeciti. Di cui nessuno è a conoscenza. E questa ostinazione mostra quel grumo di potere da cui, evidentemente, l’editore non riesce a prendere le distanze”. Non suona male, no?
Marco Martini
Diabolico. Anche se in quei giorni, a dire il vero, per sapere cosa avrebbe fatto il governo era sufficiente leggere sulle agenzie. Ansa, 16 gennaio 2017: “In arrivo norme per riformare la governance delle banche popolari e del credito cooperativo. Secondo quanto si apprende da diverse fonti le misure saranno varate la prossima settimana”.