Davos, il Brasile è tornato
Il presidente brasiliano oggi al World Economic Forum: “Abbiamo voltato la pagina della crisi economica perché abbiamo agito con responsabilità”
[*Questo articolo del presidente della Repubblica Federativa del Brasile, Michel Temer, è stato sul quotidiano brasiliano Valor Econômico]
Mercoledì (24 gennaio ndr) parteciperò alla riunione del Forum Economico Mondiale a Davos, Svizzera. Avrò l'opportunità di rivolgermi a un pubblico globale formato da leader politici, persone d'affari e formatori di opinione. Lì parlerò del mio programma di riforme.
Abbiamo voltato la pagina della crisi economica perché abbiamo agito con responsabilità. Il nostro governo sta costruendo le basi di uno Stato efficiente, che fornisce ai cittadini servizi di qualità, in un bilancio pubblico equilibrato. Queste sono le basi per una crescita sostenuta, essenziale per portare avanti lo sviluppo del paese e fare uscire milioni di brasiliani dalla povertà.
In un anno e mezzo di governo, abbiamo affermato il nostro impegno con l'equilibrio fiscale. L'inflazione è scesa, il cambio è stabile, il tasso di interesse è diminuito. Abbiamo ristabilito la fiducia nell'economia brasiliana che si riflette nella ripresa dell'attività industriale, nella vitalità del commercio estero e nel ritorno della creazione di posti di lavoro.
L'investitore che osserva il Brasile di oggi vede un governo che applica soluzioni che funzionano. Nota un'amministrazione impegnata nella dinamicizzazione del mondo degli affari. Abbiamo eliminato gli ostacoli burocratici che bloccavano il percorso dell'imprenditore. La modernizzazione del lavoro è una pietra miliare importante nei nostri sforzi per sintonizzare il Brasile con le realtà dell'economia contemporanea senza pregiudicare i diritti dei lavoratori. È all'orizzonte una semplificazione fiscale che renderà agile e razionale il pagamento delle tasse. La tendenza che si annuncia è quella di un Brasile con più libertà economica.
Conti pubblici in ordine e settore privato competitivo sono essenziali per una crescita sostenuta, così come un'infrastruttura di qualità, compatibile con il vasto potenziale del nostro paese. Pertanto, presenterò a Davos le molteplici opportunità del programma “Avançar, Parcerias” di concessioni e privatizzazioni del Governo Federale. Il modello che abbiamo introdotto offre regole ben definite e stabili. Abbiamo completato più di 70 progetti riguardanti strade, porti, aeroporti, linee di trasmissione, giacimenti di petrolio e gas. La stima dell'investimento è 142 miliardi di Reais. Nel 2018 saranno offerti altri 75 progetti, che comprendono anche ferrovie e che dovrebbero attrarre più di 130 miliardi di Reais.
I cambiamenti che il Brasile attraversa si estendono anche a livello esterno. Stiamo lavorando in uno spirito di apertura, perché non è possibile lo sviluppo in un ambiente di chiusura economica. Il nostro impegno per una migliore integrazione inizia dal Mercosur: con gli altri partner, il Brasile promuove azioni che hanno tra i suoi pilastri principali la promozione del libero mercato. Oltre a eliminare le barriere al commercio intrablocco, ci siamo avvicinati ai paesi dell'Alleanza del Pacifico. Per la prima volta in vent'anni, si prospetta realisticamente la conclusione di un accordo tra il Mercosur e l'Unione europea, che vogliamo completo, equilibrato e di fatto utile agli interessi della società brasiliana. Abbiamo aperto nuovi fronti di negoziazione con partner di diversi paesi.
È innegabile che il Brasile abbia già compiuto, in questo governo, una lunga strada e in tempi rapidi. Abbiamo ottenuto molto, sempre sulla base del dialogo, materia prima della democrazia, e sulla sincera disponibilità ad avvicinare posizioni e articolare risposte efficaci per i bisogni del paese.
La sfida che ora affrontiamo è la riforma della previdenza sociale. A Davos, ratificherò il mio impegno per un sistema previdenziario equo e sostenibile che corrisponda all'evoluzione demografica della nostra popolazione. Questo è un impegno che rinnovo nei confronti dei brasiliani. La riforma eliminerà i privilegi e garantirà il pagamento delle pensioni di oggi e di domani, rafforzerà la credibilità dell'economia brasiliana, facendola entrare in un ciclo di crescita duratura.
Stiamo affrontando le questioni che il momento storico presenta all'intera nazione. Non ho dubbi che le sfide saranno superate e prevarrà il bene comune.
Il Brasile è un grande paese, che riunisce beni di ogni tipo. È un mercato di consumatori di oltre 200 milioni di persone, con abbondanti risorse naturali. Il nostro popolo è creativo e lavoratore. Abbiamo un'industria diversificata e un'agricoltura altamente produttiva. La nostra matrice energetica è tra le più pulite al mondo. Siamo un paese continentale, distante dalle tensioni geopolitiche. Queste sono le ragioni che hanno sempre reso il Brasile una destinazione attraente per gli investitori.
Il nostro Governo ha restituito al Brasile una rotta. Sin dall'inizio, abbiamo scelto la via della responsabilità, dell'apertura e delle libertà. E da questa strada non ci allontaniamo e non ci allontaneremo.
Questo è il messaggio che trasmetto ai brasiliani e che porterò a Davos.