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Ryanair scende a patti con i piloti

Maria Carla Sicilia

Il primo contratto collettivo nazionale che l'azienda riconosce è italiano e sarà il modello da proporre in Europa per placare gli scioperi. Ma per la compagnia irlandese la trattativa è appena iniziata 

Ryanair inizia dall'Italia e scende a patti con i piloti, siglando con Anpac il primo contratto collettivo nazionale di categoria in Europa. Il testo è stato approvato ieri sera, dopo otto mesi di trattative, dai circa trecento dipendenti del vettore irlandese rappresentati dalla sigla sindacale che sono stati chiamati a votare sui contenuti dell'accordo elaborato lo scorso 9 agosto da sindacato e azienda. Oltre ai piloti, Ryanair è in trattativa anche con il personale di bordo, rappresentato al tavolo non solo da Anpac ma anche da Fit Cisl. 

    

Il primo passo verso il dialogo con i dipendenti è stato il riconoscimento, l'anno scorso, di alcune sigle sindacali, con cui l'azienda ha iniziato a parlare dopo i tumulti dell'estate scorsa. Secondo il Financial Times, le interruzioni che un anno fa hanno impedito in tutta Europa a 2.500 voli di viaggiare sono costati 25 milioni di euro di extra costi. La stessa Ryanair ha comunicato un calo degli utili nell'ultimo trimestre, attribuendone le cause anche ai numerosi scioperi del personale. Anche negli ultimi mesi la compagnia è stata messa a dura prova dalla pressione dei sindacati, che tra fine luglio e inizio agosto hanno organizzato due scioperi in più paesi contemporaneamente, portando alla cancellazione di centinaia di voli.  

   

"Accogliamo con favore questo primo contratto collettivo con i nostri piloti italiani e speriamo che sarà presto seguito da un accordo simile anche in Irlanda", ha detto il capo del personale Eddie Wilson. Anche nel suo quartier generale la compagnia sta negoziando con i piloti e ha già formalizzato un accordo con l'unione sindacale FORSA che ora dovrà essere messo ai voti. Il modello italiano, spiega Wilson, potrebbe essere replicato anche altrove: "Abbiamo invitato i sindacati britannici, tedeschi e spagnoli a incontrarci nei prossimi giorni in modo da poter negoziare e, si spera, concordare un contratto simile a questo anche su altri mercati. Questi accordi dimostrano i reali progressi compiuti da Ryanair nelle negoziazioni con i suoi piloti e i loro sindacati in diversi mercati dell'Ue". 

    

Il documento approvato ieri sera prevede il riconoscimento del Tfr attraverso l'introduzione di un fondo complementare, i contributi previdenziali, le tutele sociali per maternità e paternità e un'assistenza sanitaria integrativa. Come spiega l'Anpac, all'accordo dovrà fare seguito un intervento del governo per regolare il versamento dei prelievi fiscali da parte di Ryanair, che a oggi versa quanto dovuto al fisco irlandese e non a quello italiano. Lo scenario tuttavia resta ancora frammentato, tanto che al tavolo di negoziazione non hanno partecipato Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti. In una nota congiunta, Cgil e Uil hanno bocciato l'iniziativa annunciando uno sciopero contro l'accordo, giudicato insufficiente e in alcuni punti peggiorativo dello status quo. "Non si tratta di un contratto collettivo – dicono i due sindacati – ma semmai di un regolamento aziendale, in quanto non regolato dal diritto italiano ma da quello irlandese". La trattativa di Ryanair è appena iniziata. 

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