Borsa nervosa in attesa del Def
Ancora vendite a Piazza Affari in apertura di seduta. Gli investitori aspettano i numeri definitivi e chiarezza sulle clausole di salvaguardia. Spread a 280 punti
Milano. Il governo prova a rassicurare i mercati correggendo la manovra verso il basso, ma, in assenza di certezze sui numeri, che continuano a cambiare, Piazza Affari si muove con estrema cautela. Stamattina, dopo un'apertura intorno alla parità, la Borsa è subito girata in negativo in attesa che in giornata il governo invii la nota del Def in Parlamento. Solo allora, infatti, si conoscerà l'esatta entità dell'obiettivo deficit-pil che il governo gialloverde si è prefissato per i prossimi tre anni. Stando alle dichiarazioni del governo, il rapporto, non si manterrà fisso, ma andrà riducendosi progressivamente nei prossimi tre anni partendo dal 2,4 per cento (2 per cento nel 2020 e 1,8 per cento nel 2021). Ma per ora manca un quadro completo di finanza pubblica su cui il mercato può ragionare anche perché qualche sorpresa potrebbe arrivare dalle clausole di salvaguardia della manovra nelle cui pieghe si nasconde il “jolly” dell'Iva che serve all'esecutivo per drenare risorse quando ce ne sarà bisogno nell'arco dei tre anni. Nell'attesa, gli indici portano il segno meno con i titoli delle banche che provano a resistere alle vendite (sono quasi tutti in leggero rialzo dopo le fori perdite dei giorni scorsi).E sul mercato dei titoli di stato lo spread con i bund tedeschi si aggira intorno ai 280 punti, dopo aver superato quota 300 negli ultimi due giorni.
Dws (Deutsche Bank): nessun uscita dall'eurozona per l'Italia
L'analisi di Dws, la branch di asset management di Deutsche Bank, mette in evidenza che le contrattazioni sul bilancio pubblico italiano continuano e che il governo italiano si è già discostato dall'idea iniziale, prendendo sostanzialmente atto della reazione negativa dei mercati. “Prevediamo il perdurare delle tensioni sui mercati obbligazionari, ma nessun default e nessuna uscita dall'Eurozona per l’Italia nel prossimo futuro è scritto in una nota - l ruolo delle agenzie di rating sarà determinante”.
Dalla Fed nuovi segnali di rialzo dei tassi
Intanto, dagli Stati Uniti, si registrano le nuove dichiarazioni del presidente della Federal reserve, Jerome Powell, secondo cui l'economia Usa sta assistendo a “un notevole insieme di circostanze positive” e queste valutazioni potrebbero incoraggiare la Banca centrale a procedere nella sua manovra di rialzi dei tassi, che tende a sostenere la valuta di riferimento, il dollaro. Se vedremo che la situazione si rafforza sempre di più, con l'inflazione che si muove verso l'alto, allora potremmo muoverci in maniera un po' più veloce", ha detto il numero uno della Fed.