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L'Ikea ai tempi dell'e-commerce

Maria Carla Sicilia

Piccoli negozi in città e maggiore attenzione agli acquisti online. Il gruppo svedese ha deciso di cambiare strategia commerciale per andare incontro alle esigenze dei clienti

La domenica all'Ikea potrebbe essere un'avventura meno spaventosa per chi ha bisogno di arredare casa, comprare una libreria Billy o fare scorta di polpette svedesi. L'azienda d'arredamento ha deciso di voler cambiare strategia commerciale e puntare su piccoli negozi nei centri delle città, dare maggiore spazio alle consegne a domicilio attraverso le vendite online e trasformare così i vecchi grandi magazzini di periferia in centri di distribuzione. 

   

A spingere il gruppo verso il nuovo modello sono state le nuove abitudini dei clienti. Perdersi nei grandi store, tra gli allestimenti di ambienti domestici e i reparti di distribuzione al dettaglio, può essere faticoso quando l'alternativa è il comodo acquisto via internet. Secondo l'ultimo report di Nielsen sull’e-commerce nel mondo, le vendite globali online stanno crescendo quattro volte più velocemente delle vendite offline. Per Ikea, le vendite online sono aumentate del 45 per cento nei primi otto mesi dell'anno e hanno rappresentato quasi l'8 per cento del totale. In generale l'anno si è chiuso bene, e ieri il gruppo ha dichiarato che le vendite totali sono aumentate del 4,5 per cento nel 2017, per un valore di 38,8 miliardi di euro. “Anche se pensiamo che il nostro modello di business abbia i suoi punti di forza unici, non agire sul versante del commercio online sarebbe pericoloso”, ha detto al Financial Times Jesper Brodin, amministratore delegato della principale divisione commerciale di Ikea, Ingka Group. Per fare questo, è più utile raggiungere i clienti in posti più accessibili e comodi, dare loro un assaggio del catalogo completo – il gruppo può contare sulla forza del suo brand, riconosciuto in tutto il mondo – e offrire supporto per disegnare l'arredo della casa. Una volta scelti i prodotti, l'ordine può essere fatto in negozio, dal sito web o dall'app.  

   

Esperimenti di negozi urbani e più digitali sono già in corso. In piazza San Silvestro, nel centro di Roma, Ikea ha aperto da qualche anno un piccolo store che ha solo prodotti legati alla cucina, proprio come il punto vendita nella città di Stoccolma, mentre a Madrid ce n'è uno per le camere da letto. Creare allestimenti tematici è una delle soluzioni per ridurre la superficie dei nuovi negozi e contenerla tra i 5 e 10 mila metri quadrati (invece dei 30-35mila dei negozi fuori città). Ma l'obiettivo finale è poter scegliere in negozio anche altri prodotti e ordinarne la consegna direttamente a casa. Se i clienti non vanno più all'Ikea, sarà Ikea ad andare a casa dei clienti.

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