La "manina" di Di Maio spinge in alto lo spread
Dopo la denuncia della manipolazione della legge di Bilancio, e l'ennesimo tonfo di ieri, Piazza Affari torna in positivo in avvio di seduta ma in un clima di permanente incertezza. Oggi Moscovici a Roma
Milano. Dopo l'ennesimo tonfo di ieri (il Ftse Mib ha perso l'1,3 per cento), Piazza Affari si appresta a vivere una nuova seduta altalenante con gli indici che aprono in territorio positivo ma in un clima di permanente incertezza per gli investitori. Lo spread ha ricominciato a correre, raggiungendo 320 punti base in apertura del mercato dei btp, per poi calare e assestarsi intorno a 308 punti base. Tutti gli occhi sono puntati ancora sulla manovra economica: all'ipotesi di una bocciatura da parte della Commissione europea, che potrebbe esprimersi già per la fine di questa settimana, si aggiunge l'ombra di un complotto all'interno del governo, o al livello ministeriale, col (presunto) obiettivo di manipolare il testo della legge di Bilancio. Il sospetto è stato denunciato ieri sera dal vice premier Luigi Di Maio a Porta a Porta. Durante la trasmissione, il leader dei 5 stelle ha detto che si rivolgerà alla procura della Repubblica per fare chiarezza visto che nel documento, il cui invio al Quirinale è stato per questo motivo bloccato dal premier Giuseppe Conte, sarebbe comparsa una parte “non concordata” con le altre forze di governo e cioè una sorta di scudo fiscale per il rientro dei capitali oltre a un condono per gli evasori fiscali. Tanto è bastato per gettare la maggioranza dell'esecutivo nel caos più totale alimentando anche un clima di sospetto reciproco tra Lega e 5 stelle.
Tutta l'Europa critica i conti italiani
Una situazione incandescente che fa da cornice a giorni cruciali per l'atteso di pronunciamento di Bruxelles sulla Manovra, con l'eco di commenti negativi che arrivano da tutta Europa, come quelli del presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, e del commissario al Bilancio, Günther Oettinger. Critiche che il governo gialloverde sembra ignorare andando diritto per la sua strada nonostante le rassicurazioni di non volere mettere in discussione la permanenza del nostro paese nel contesto europeo. Ma la resa dei conti è vicina. L'esecutivo non potrà sottrarsi al confronto con il commissario Pierre Moscovici che oggi e domani è a Roma per una serie di incontri, tra cui quello con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ma l'appuntamento chiave è nel pomeriggio di oggi con il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, al termine del quale si svolgerà un incontro con la stampa allo stesso ministero. L'arrivo a Roma di Moscovici era, almeno così viene detto, programmato da tempo, ma è chiaro che la sua presenza in questo delicato momento è singolare, mentre a Bruxelles si svolgerà il Consiglio europeo dove il premier, Giuseppe Conte, dovrà – probabilmente - spiegare ai partner europei gli interventi previsti nella Manovra.
Sondaggio gradimento Ue: se il popolo ha le idee confuse
Come racconta Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners, nella sua newsletter quotidiana sui mercati, ieri sono stati pubblicati i risultati di una survey di Eurobarometer sul gradimento della popolazione europea per l'Unione. Ebbene, è emerso che in caso di referendum per la permanenza nell'Ue solo il 44 per cento degli italiani voterebbe a favore. Il sondaggio mostra che l'elettorato italiano oltre che scettico, è confuso. Dallo stesso sondaggio, infatti, viene fuori allo stesso tempo che il 65 per cento degli italiani è a favore della moneta unica, "il che porrebbe la domanda su come organizzare la permanenza nella divisa unica uscendo dall'Ue", commenta Sersale. Ma il vice premier, Matteo Salvini, ha ripreso con un tweet il comunicato, "dandogli il rilievo necessario a impattare sui corsi dei mercati", conclude lo strategist.