La Fed mette di buon umore le Borse europee
Il presidente Powell fa presagire un rallentamento nei rialzi dei tassi, ma ha anche sottolineato che l'Italia rappresenta un rischio sistemico
Milano. Parte in rialzo la giornata di Piazza Affari, che, come gli altri listini europei, beneficia delle parole del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che fanno presagire una politica di aumento dei tassi più graduale negli Stati Uniti rispetto alle attese di rialzi consecutivi tra fine 2018 e inizio 2019. Le stesse parole che ieri hanno fatto correre Wall Street e, allo stesso tempo, hanno creato qualche preoccupazione nell'Eurozona, visto che Powell ha voluto anche sottolineare come "l'Italia sia fonte di rischio sistemico", evidentemente non solo per l'Europa. Intanto, sul fronte della trattativa tra l'Italia e Bruxelles sulla manovra economica - che ora è al vaglio della commissione Bilancio della Camera - si registra un sostanziale stallo, con le posizioni del governo gialloverde e della Commissione europea che sembrano distanti. In un'intervista ad Avvenire, Mattia Fantinati, sottosegretario alla Pubblica amministrazione e parlamentare dei Cinque stelle, ha detto che le parole del commissario Valdis Dombrovskis, secondo cui nemmeno abbassare il deficit-pil al 2,2 per cento servirebbe a evitare una procedura di infrazione, rivelano in realtà la mancanza di volontà di raggiungere un accordo. Stabile in avvio lo spread BTp/Bund a 292 punti base, nella terza giornata di aste per il Tesoro. Il Ftse Mib guadagana lo 0,2 per cento dopo due ore di negoziazioni.
Grandi manovre in casa Fca per lusso e low cost
Sull'azionario milanese recupera terreno Stm sulla scia del Nasdaq e, dopo la recente debolezza, sale la galassia Fca con Ferrari ed Exor. Oggi il Sole 24 Ore anticipa che al tavolo con i sindacati sarà proposto un piano per il marchio Fiat che prevede per l'Italia un polo del lusso (con Maserati e Alfa) e per l'estero la produzione delle auto low cost. Positive le banche, con Mps che in avvio di seduta è stata sospesa in asta per eccesso di rialzo (e ora torna a salire) e Bpm che beneficia dell'imminente maxi operazione di smaltimento di npl (circa 8 miliardi), mentre Carige lascia sul terreno il 5 per cento alla vigilia dell'assemblea dello Schema volontario del Fondo interbancario che dovrebbe dare il via libera alla sottoscrizione del bond subordinato e aprire, così, la strada al salvataggio. Restano indietro i titoli energetici, dopo che il prezzo del petrolio è crollato del 3 per cento nella notte e dopo che per la decima settimana di fila sono aumentate le scorte americane di petrolio. Ora il Brent è a 58,8 dollari al barile (inv) mentre il Wti sale a 50,49 dollari, in attesa delle indicazioni che arriveranno dall'Opec nell'ambito del G20 nei prossimi giorni. Sul valutario, il dollaro si è indebolito dopo il discorso di Powell, con l'euro che è tornato a rafforzarsi rispetto alla valuta americana.
Essilor-Luxottica debutta a Parigi. Verso il delisting in Italia
Un capitolo a parte merita Essilor-Luxottica, il nuovo gruppo che oggi debutta alla Borsa di Parigi dopo che le adesioni dell'offerta pubblica di scambio sulla società italiana hanno superato il 90 per cento, livello che farà scattare l'opa residuale e il delisting di Luxottica da Piazza Affari (la società ha confermato l'intenzione di non voler ricostruire il flottante). L'esordio nella capitale francese è anche l'occasione per presentare il nuovo gruppo che è presente in 150 paesi nel mondo e un fatturato consolidato di 16 miliardi.