Effetto Huawei sulle Borse europee
La notizia dell'arresto del direttore finanziario e figlia del fondatore del colosso tecnologico cinese fa scattare un sell off sui mercati di tutto il mondo. Si temono nuove tensioni tra Pechino e Washington
Milano. Partenza in profondo rosso per le principali borse europee, con Milano che perde il 2 per cento nelle prime ore di negoziazioni. Sui mercati è piombata, come un fulmine a ciel sereno, la notizia dell'arresto a Vancouver della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou, che ora rischia l'estradizione negli Usa dove è in corso un'indagine per accertare se il colosso cinese abbia violato le sanzioni all'Iran (Wanzhou è anche la figlia del fondatore del colosso tecnologico cinese). Una notizia che potrebbe alimentare nuove tensioni tra Pechino e Washington sul fronte dei dazi, che come indicato dalla Federal Reserve nel Beige Book “restano fonte di preoccupazione per i gruppi manifatturieri americani”. Soltanto una settimana fa i due paesi hanno firmato una tregua commerciale di 90 giorni con la speranza di giungere a un accordo vantaggioso per entrambe le parti. Ma è evidente che l'arresto della manager (l'operazione è avvenuta il primo dicembre ma ne è stata data notizia solo oggi) impone almeno una riconsiderazione dei rapporti in essere tra Cina ed Usa ed è per questo che è scattato un sell off sui mercati finanziari di tutto il mondo che attendono con il fiato sospeso l'apertura di Wall Street dopo la giornata di chiusura ieri per i funerali di George W. Bush senior. Tra i mercati del Vecchio Continente in caduta libera Francoforte, Londra e Parigi, tutti con perdite tra l'1 e il 2 per cento.
Manovra alla Camera, il governo porrà la fiducia
Piazza Affari paga anche la decisione di Fitch che ieri ha tagliato le stime di crescita dell'Italia sia per il 2018 (dall'1,2 per cento all'1 per cento) sia per il 2019 (dall'1,2 per cento all' 1,1 per cento) a causa dell'incertezza politica domestica e dei timori per il commercio globale. Oggi la legge di Bilancio dovrebbe arrivare in Aula alla Camera ed è quasi scontato che il governo porrà la fiducia. Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a 280 punti base, con il rendimento del Btp decennale che si posiziona al 3,07 per cento. In un'intervista ad AdnKronos il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha detto: “Cercheremo di adottare qualche accorgimento per rafforzare il piano degli investimenti”. Ma è chiaro che la manovra andrà riscritta per evitare che l'Unione europea avvii la procedura di infrazione a partire dal 19 dicembre. Secondo la tabella di marcia entro la settimana dovrebbe arrivare il sì di Montecitorio con la fiducia sul maxi-emendamento al quale sta lavorando l'esecutivo. Poi il testo approderà al Senato per lunedì.
La Juve festeggia l'entrata nel Ftse Mib
Nel listino milanese, i settori più venduti sono quello tecnologico (molto accentuato il calo di StMicroelectronics), automotive e servizi finanziari. In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione, Juventus, che festeggia l'entrata nel Ftse Mib, il paniere più importante dei titoli di Piazza Affari, a partire dal prossimo 27 dicembre. Escono Mediaset e Mediolanum. Tutt'altra storia per Tenaris che ha comunicato che, nell'ambito dell'indagine per corruzione, la procura argentina ha fatto richiesta di custodia cautelare per alcune persone compreso il presidente e ad, Paolo Rocca. Gli occhi del mercato sono puntati anche su Tim che oggi riunisce il consiglio d'amministrazione, il primo da quando Luigi Gubitosi è stato nominato ceo.