Per la Bce se aumenta il disavanzo nell'Eurozona la colpa è dell'Italia
Forti critiche al governo italiano. Preoccupano le deviazioni dal Patto di stabilità. Borse europee contrastate con Milano peggior listino in Europa. Intanto, scoppia il caso Carige
Milano. Comincia con un vistoso calo, superiore all'1 per cento, la prima seduta post natalizia di Piazza Affari in una giornata contrastata in cui i listini europei sembrano procedere a due velocità, con l'Italia e Francoforte in calo e Londra e Parigi in crescita. Sul listino milanese il titolo di Banca Carige non riesce neanche ad aprire (il calo teorico supera il 18 per cento) dopo che sabato scorso l'assemblea dei soci ha bocciato l'aumento di capitale da 400 milioni a causa dell'astensione della Malacalza investimenti. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, i vertici dell'istituto ligure sono stati convocati dalla Bce per fare il punto sulla grave situazione di crisi, che è precipitata in modo inatteso visto che il sistema bancario aveva sottoscritto un bond da 320 milioni, propedeutico però alla ricapitalizzazione. A Francoforte sarebbero attesi sia l'amministratore delegato Fabio Innocenzi sia i rappresentanti della famiglia Malacalza. Intanto, le azioni del gruppo hanno perso oltre l'80 per cento del loro valore da inizio anno.
Più debole la crescita dell'Eurozona
Intanto, dalla Bce arrivano severe critiche alla politica fiscale dell'Italia. Nel suo bollettino mensile, la Banca centrale europea spiega che le prospettive relative al disavanzo delle amministrazioni pubbliche dell'Eurozona per i prossimi due anni sono peggiorate e che il più elevato disavanzo è in parte il risultato di un notevole peggioramento del saldo di bilancio previsto nel nostro paese, in seguito all'espansione fiscale inserita nei documenti programmatici di bilancio che violerebbe gli impegni presi con il Patto di stabilità. "Per l'area euro, tale peggioramento si riflette in un lieve aumento della spesa primaria e una più ridotta componente ciclica", aggiunge l'istituto guidato da Mario Draghi, che sottolinea anche come lo spread sia stabile nell'area eccetto che per l'Italia. "Uno degli insegnamenti più importanti ricavati dalla recente crisi finanziaria - prosegue la nota - è che solide posizioni di bilancio dotano i paesi di margini di manovra cui possono dover ricorrere per fronteggiare choc imprevisti. L'Eurogruppo, alle cui raccomandazioni dell'anno scorso non è stato dato seguito, "ribadisce che in alcuni Stati membri il ritmo contenuto di riduzione del debito da livelli elevati continua a essere motivo di preoccupazione e dovrebbe essere affrontato con risolutezza", rimarcando altresì che "le attuali condizioni economiche sottolineano l'urgente necessità di ricostituire margini di bilancio, in particolare in quegli stati membri che non hanno conseguito i propri obiettivi di bilancio di medio termine". La Bce ha anche rivisto in leggero ribasso le stime di crescita dell'Eurozona: il pil aumenterà dell'1,9 per cento quest'anno e dell'1,7 per cento il prossimo.
Com'è fragile il rally di fine anno
I listini europei seguono solo in parte il buon andamento della Borsa americana e questo sia per le preoccupazioni della Bce sull'area euro sia perché il rally è in realtà percepito come non duraturo. Secondo Radiocor, che cita l'analista Margaret Yang di Cmc Markets, le ricoperture sono alla base del rimbalzo di Wall Street. "Il drastico sell-off da ottobre ha portato la valutazione dell'S&P500 vicino ai minimi da quattro anni. I mercati americani hanno probabilmente reagito in modo eccessivo a una prospettiva ribassista di crescita e alle incertezze, così valutazioni più economiche hanno creato spazio per un rimbalzo tecnico". Dunque c'è da attendersi un fine anno con il Toro? In realtà restano tutti i dubbi sul rallentamento globale in un contesto di aumento dei tassi d'interesse. "La sostenibilità di questo rally, tuttavia, resta discutibile a causa delle crescenti preoccupazioni per la crescita economica del prossimo anno, mentre le prospettive rimangono poco chiare per le molte incertezze politiche ed economiche riguardanti la guerra commerciale, Brexit, lo shutdown del governo statunitense e l'aumento continuo dei tassi da parte della Federal Reserve che lentamente sta prosciugando la liquidità del mercato".