Borse in ripresa dopo il warning di Apple
Gli investitori sperano nel riavvio dei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina e in un ripensamento della Fed sui tassi. La banca mondiale sceglie la Borsa italiana per un social-green bond
Milano. Borse europee in ripresa oggi sulla scia dei mercati asiatici (eccetto Tokyo, che ha chiuso in negativo) dopo la batosta di ieri dovuta al warning di Apple per il calo delle vendite degli iPhone in Cina. Ma mentre il colosso informatico ha bruciato oltre 400 miliardi di capitalizzazione, crescono le speranze sia per un riavvio dei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina (dopo il 7 gennaio) sia per un cambio di rotta della Fed sulla strada del rialzo dei tassi d'interesse alimentate dalle dichiarazioni di esponenti della banca centrale americana vicini al presidente Jerome Powell. In Italia, intanto, l'indice Ftse Mib guadagna oltre l'1 per cento con le banche ben intonate grazie anche allo spiraglio che si è aperto nella vicenda Carige dopo che la famiglia Malacalza ha fatto sapere di essere disponibile a partecipare all'aumento di capitale a patto che vengano fornite tutte le informazioni possibili sul piano industriale e il percorso di ristrutturazione impostato. Intanto, lo spread si mantiene stabilmente sopra quota 250 punti base (stamattina è a quota 263) con un rendimento dei btp decennali oltre il 2,8 per cento.
Carige tratta con Sga per la cessione delle sofferenze
Le ultime dichiarazioni dei Malacalza, evidentemente, nascondono una critica neanche troppo velata all'azione svolta dai manager che negli ultimi mesi sono stati alla guida dell'istituto ligure e che adesso (il presidente Pietro Modiano e l'amministratore delegato Fabio Innocenzi) chiamati dalla Bce a gestire la crisi nell'ambito dell'amministrazione straordinaria. In ogni caso, la ricapitalizzazione da 400 milioni di euro, che potrebbe realizzarsi tra febbraio e marzo, non esclude altre opzioni come l'accorpamento con un altro soggetto, come ha spiegato lo stesso Modiano in un'intervista di ieri. Escluso, per ora, ogni ipotesi di bail in e di default come ha assicurato Innocenzi, ricordando come la sottoscrizione di un bond convertibile in azioni di 320 milioni da parte dello Schema volontario del Fondo interbancario dei depositi garantisca la solidità patrimoniale della banca. E proprio l'intervento della Bce e quello del sistema bancario da parte dello Ftd rappresentino la vera novità di questo nuovo caso di crisi di un'azienda di credito che si distingue dalle vicende passate perché spinge verso una soluzione che non coinvolga lo stato, come ha sottolineato Lorenzo Bini Smaghi in un'intervista sul Foglio di oggi. Secondo fonti di stampa, inoltre, commissari di Carige sarebbero in trattative con Sga, la società del Tesoro che gestisce i crediti deteriorati, per cedere buona parte dei 3,7 miliardi circa tra sofferenze e incagli della banca, così da renderla appetibile per la vendita.
Banca mondiale sceglie Borsa italiana per una nuova emissione
Sempre a Piazza Affari, bene i titoli energetici sulla scia dell'aumento del prezzo del petrolio e quelli del lusso. In controtendenza Mediaset, in netto calo dopo che Morgan Stanley ha tagliato il target price a 1,6 euro per azione. Una buona notizia per il listino milanese arriva dalla World Bank - la Banca mondiale - che ha scelto Borsa italiana per una nuova emissione in dollari statunitensi (USD) e con scadenza a cinque anni. Il bond è stato incluso nel segmento, dedicato ai green e/o social bond, destinati al finanziamento di progetti con impatti positivi di natura ambientale e/o sociale. In particolare, la World Bank finanzia progetti sostenibili nei paesi membri beneficiari, finalizzati alla riduzione della povertà e allo sviluppo di diversi settori quali, ad esempio, istruzione, sanità, agricoltura e infrastrutture. E le obbligazioni per uno sviluppo sostenibile offrono agli investitori l’opportunità di supportare i paesi membri in queste attività. Si tratta di un’emissione di durata quinquennale con cedole il cui rendimento potenziale del 4 per cento annuo è legato a un indice sostenibile. I titoli, con scadenza a dicembre 2023, prevedono un rimborso alla pari in un’unica soluzione alla scadenza.