Pierre Moscovici e Giovanni Tria (foto LaPresse)

Draghi e Moscovici mettono di buon umore la Borsa

Mariarosaria Marchesano

Piazza Affari maglia rosa in Europa in attesa della riunione Bce. Il commissario europeo agli affari economici: “Non sarà richiesta una manovra correttiva all'Italia prima delle elezioni europee”

Milano. Prende la rincorsa il listino milanese dopo un'apertura incerta sulla scia delle altre Borse europee. L'indice Ftse Mib guadagna oltre l'1 per cento dopo due ore di contrattazioni. Tra gli investitori la cautela ha lasciato il posto all'ottimismo in attesa della riunione della Bce prevista per il primo pomeriggio con conferenza stampa di Mario Draghi. I segnali di rallentamento dell'economia dell'eurozona, con la discesa dell'indice manifatturiero delle Pmi (dato diffuso stamattina) e le pressioni al ribasso dell'inflazione, avallano la speranza che l'Eurotower imbocchi la strada di una politica monetaria accomodante, in altre parole nessun aumento dei tassi per tutto il 2019. In più, si fa sempre più largo l'ipotesi che Draghi possa dare il via a una nuova tornata di Tltro (riacquisto di titoli) per le banche. In questo quadro Londra, Parigi, Francoforte scambiano grosso modo poco sopra la parità mentre Piazza Affari è maglia rosa in Europa. Lo spread è stabile a 252 punti.

 

Un altro fattore che sta influenzando positivamente la piazza finanziaria italiana è la notizia che l'Europa non richiederà una manovra economica correttiva in tempi brevi. ll commissario europeo, Pierre Moscovici, in un'intervista alla Stampa ha assicurato che “non ci saranno raccomandazioni prima delle elezioni europee” rinviando alle previsioni di febbraio un giudizio sull'andamento del pil dell'Italia. “Ciò che è sicuro”, ha aggiunto Moscovici, “è che l'accordo di dicembre è stato firmato sul consenso delle previsioni del momento. Ora si dovrà tener conto della crescita come si manifesta e continuare la discussione nel nuovo contesto”. Moscovici ha anche chiarito che il deficit strutturale non dipende dalla crescita e che l'attesa riduzione del pil dell'Italia nel 2019 non dovrebbe avere effetti consistenti sulla manovra di bilancio, concordata con la Commissione alla fine dell'anno scorso. “Gli impegni presi dal governo con l'esecutivo Ue riguardano il deficit strutturale, cioè al netto delle fluttuazioni del ciclo economico”, ha detto.

 

Il commissario ribadisce inoltre che la misura del debito pubblico italiano “è un tema da tenere sotto controllo, sebbene si sia avuto un buon accordo col governo Conte. La situazione delle banche, ci ha rassicurato Tria, non comporta rischi sistemici anche se ci sono situazioni particolari che vanno seguite bene. L'Italia è un attore importante per l'economia europea. Il nostro auspicio è che persegua la riduzione del debito e il sostegno allo sviluppo”.

 

Sul principale listino milanese brilla StMicroelectronics, sul cui titolo si era registrato qualche pressione nelle scorse settimane per i timori che il gruppo di semiconduttori potesse risentire del calo di vendite di Apple (è uno dei fornitori di componenti per l'hi phone). Invece, stamane ha diffuso i risultati finanziari del 2018, esercizio che si è concluso con un utile netto in crescita del 60,4 per cento a 1,29 miliardi di dollari. Continua a correre anche la Juventus, che da quando è entrata nell'indice Ftse Mib lo scorso dicembre ha guadagnato circa il 40 per cento di valore. Fari puntati sulle banche, che avviano le contrattazioni con un andamento contrastato: Intesa Sanpaolo e Unicredit avanzano mentre perdono terreno Ubi, Bper e, peggio di tutti, è Banco Bpm che lascia sul terreno quasi il 2 per cento a metà mattinata.