A Piazza Affari è la settimana delle banche
Attesa per le trimestrali di Intesa e Unicredit. Voci sempre più insistenti sull'integrazione tra Unipol Sai e Bper. Intanto lo spread torna sopra quota 260
Milano. Si fanno sempre più insistenti le voci su un'integrazione tra Unipol Sai e Bper, indiscrezioni che stamattina hanno messo le ali al titolo della banca guidata da Carlo Cimbri e reso incerto l'andamento dell'istituto di Alessandro Vandelli. Potrebbe essere questo il primo passo del processo di consolidamento bancario di cui si parla tanto e che è stato anche al centro dell'ultima riunione dell'Assiom Forex (l'associazione che raggruppi gli operatori finanziari) alla cui guida è stato nominato Massimo Mocio (Banca Imi). Oggi Unipol è uno dei pochi titoli “brillanti” di Piazza Affari, che ha cominciato bene la seduta per poi virare in negativo dopo le prime due ore di contrattazioni. In attesa dei dati sull'inflazione Italia, continua un certo clima di sfiducia tra gli investitori intimoriti anche dalla nuova fiammata dello spread che viaggia sopra quota 260 punti contro i 240-250 di alcuni giorni fa. In grande evidenza il titolo Tim dopo che proprio durante i lavori dell'Assiom Forex, l'amministratore delegato della Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo, ha sottolineato la posizione favorevole di Cdp (socio sia di Open Fiber sia di Tim) per il progetto della rete unica per la banda ultralarga.
“Noi investiamo e sosteniamo sia sulle infrastrutture che le reti strategiche del paese. Per cui anche le reti di banda ultralarga sono fondamentali per sostenere lo sviluppo e la crescita”, ha affermato Palermo, il quale è anche tornato sulla normativa parlamentare relativa agli incentivi sull’aggregazione delle reti e ha definito “doveroso”, oltre che auspicabile, il confronto fra operatori e la massima collaborazione sul tema.
La settimana di Piazza Affari, comunque, si annuncia decisamente caratterizzata dal comparto bancario per l'attesa sulle trimestrali dei grandi gruppi (Intesa Sanpaolo e Unicredit), mentre il consigliere delegato di Ubi Banca, Victor Massiah, ha già anticipato che il 2018 è andato meglio del 2017 e si è detto anche molto convinto che la prospettiva di un processo di consolidamento nel settore del credito è praticamente inevitabile, anche se ha ammesso che, vista l'attuale fase di incertezza economica, i tempi non saranno immediati. Una posizione analoga è stata espressa dall'amministratore delegato di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, in un'intervista al Corriere. Sul listino milanese fari puntati sulla galassia Agnelli, che sconta i dati sulle immatricolazioni del mese di gennaio in Italia: Fca è maglia nera e vanno anche giù anche i titoli Ferrari ed Exor.
Per quanto riguarda le altre Borse europee, mostrano tutte un andamento contrastato (acquisti sul comparto dell'energia, in rosso l'auto e le materie prime) dopo un avvio in frazionale rialzo in avvio di seduta, in attesa di capire meglio gli effetti delle nuove dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ieri si è detto ottimista sulla possibilità di arrivare a un accordo su due delle principali questioni diplomatiche sul tappeto, il disarmo nucleare della Corea del Nord e la guerra commerciale con la Cina. Trump ha confermato che luogo e data del suo prossimo incontro con il leader nordcoreano Kim Jong un “sono già state stabilite” e i relativi dettagli saranno annunciati martedì, in occasione del discorso sullo stato dell'Unione o “poco prima”.