Assumi un Navigator
C’è un disegno accentratore dietro al reddito di cittadinanza, per ora limitato alla gestione del business dei selezionatori di disoccupati
Roma. Mentre il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, presentavano la prima card stampata da Poste Italiane e il portale online dedicato alle richieste del Reddito di cittadinanza (Rdc), decine di associazioni, centri studi, istituzioni e accademici esprimevano invece i propri dubbi sull’applicabilità della misura.
“I provvedimenti adottati in questo primo scorcio di governo sono un pasticcio completo, il tessuto connettivo delle varie misure è l’improvvisazione – ha detto Pietro Ichino, giuslavorista del Pd al convegno “Ora et labora” organizzato ieri a Milano da Adam Smith Society – Queste misure non sono fatte per funzionare e per durare ma per far arrivare un po’ di soldi prima delle elezioni. E’ stato studiato in modo scientifico il modo per centralizzare la distribuzione del reddito superando regioni e comuni”.
Il Rdc partirà dal 1° aprile. Ma l’unico provvedimento finora approvato è il decreto utile ad avviare la misura che autorizza l’assunzione dei cosiddetti “navigator”, ovvero quelle figure professionali specializzate per assistere nella ricerca di occupazione i beneficiari del Rdc, una platea di almeno 470 mila individui attualmente inattivi secondo l’Istat. Un laureato senza lavoro avrà forse più chance di diventare un “navigator” piuttosto che di diventare beneficiario del reddito di cittadinanza. Certo avrà una risposta più rapida.
L’azione di tutoraggio sarà svolta da 10 mila addetti. Di questi, 4 mila saranno assunti con concorso pubblico dalle regioni – che però non hanno ancora avuto dal governo l’autorizzazione ad allargare gli organici e le relative risorse finanziarie. I restanti 6 mila dovranno fare domanda alla Anpal Servizi Spa, che è una società in house dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, la quale – essendo ente di diritto privato – può non procedere a concorso. La squillante locandina del quindicinale “Roma giovani” apparsa ieri in alcune edicole romane spiega perché. “Assunzioni per il Reddito di cittadinanza – 6.000 impiegati pubblici, profilo ‘navigator’, 1.700 euro mensili netti” e specifica che entro sessanta giorni verranno reclutati “tra i laureati nazionali sulla base dell’analisi dei titoli e per colloquio, aggirando le lungaggini delle procedure concorsuali” con un contratto per gli anni 2019 e 2020 erogato da Anpal Servizi Spa. Il contratto sarebbe di collaborazione coordinata e continuativa, vuol dire: un esercito di lavoratori precari aiuterà i disoccupati a trovare lavoro. Senza contare che Anpal Servizi ha già 654 lavoratori precari di cui servirsi. Il contratto co.co.co, inoltre, è rischioso perché se il lavoratore al termine del rapporto dimostra che la caratteristica era quella del rapporto subordinato può fare causa e vincerla per essere stabilizzato. Così l’Anpal Servizi, nei prossimi anni, potrebbe ritrovarsi con oltre seimila navigator da stabilizzare. Per ora questa, oltre al caos, è l’unica certezza del Rdc.