Il governo vuole emettere Btp a 30 anni: lo spread sale a 268 punti base
L'annuncio inatteso di buoni prluriennali a lunga scadenza è, secondo alcuni analisti, la ragione dell'aumento del differenziale con i bund tedeschi. A Piazza Affari occhi puntati su Unipol-Bper
Milano. L'inatteso l'annuncio di una nuova emissione sindacata del Tesoro, di buoni prluriennali con scadenza a 30 anni è probabilmente la causa che negli ultimi due giorni ha fatto impennare lo spread a 268 punti base. L'operazione, come spiega Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Sgr, è stata lanciata sulla scorta del successo dell'operazione a 15 anni che dovrebbe chiudersi oggi, e rappresenta "il motivo alla base del brusco allargamento" della forbice del differenziale con i bund tedeschi. L'annuncio è stato dato con un comunicato del Mef di ieri, in cui si sottolinea come la transazione "sarà avvita nel prossimo futuro, in funzione delle condizioni di mercato" (Banca Imi, Bnp Paribas, Crédit Agricole, Deutsche Bank e Goldman Sachs il mandato per il collocamento sindacato).
Intanto, quella di oggi è una seduta al ribasso per le Borse europee, ieri ai massimi da inizio dicembre, alla luce del netto calo degli ordini all'industria tedesca, mentre il discorso del presidente americano, Donald Trump, sullo stato dell'Unione è stato in linea con le aspettative e non ha fornito spunti tali da suscitare effetti sui mercati finanziari (si è tenuto nella notta italiana quando Wall Street era chiusa). Il discorso era particolarmente atteso dagli investitori che stanno cercando qualche spunto per comprendere come evolveranno i negoziati con la Cina e anche per capire se Trump è intenzionato o meno a evitare un altro shudown del governo. Ma dall'intervento non sono emerse particolari novità, mentre il Wall Street Journal ha rivelato che il governo di Pechino è disponibile a discutere anche degli attacchi hacker nei colloqui con Washington sulle tematiche commerciali.
I principali indici azionari del Vecchio Continente perdono terreno in apertura e il Ftse Mib ripiega con le principali banche in flessione. Il settore bancario continua a rimanere l’osservato speciale di Piazza Affari dagli investitori. Dopo i risultati del quarto trimestre comunicati ieri da Intesa Sanpaolo con utili a 4 miliardi di euro, oggi è il turno di Banco Bpm, con il titolo che rimane sotto pressione. Sotto i riflettori le presunte nozze tra Unipol Banca e Bper che, secondo rumors di mercato, potrebbero essere discussa nei consigli di amministrazione delle due banche previsti in entrambi i casi per domani 7 febbraio. Secondo l'ipotesi avanzata, sarebbe Bper ad acquisire Unipol Banca per un prezzo pari a circa 200-250 milioni di euro.
Tra gli altri dossier caldi del giorni, spicca in positivo Atlantia: in una intervista al Sole 24 Ore il ceo Giovanni Castellucci spiega la strategia sui dossier internazionali del gruppo e mette nel mirino la gestione dell'Aeroporto Charles De Gaulle di Parigi. In evidenza anche Telecom Italia all'indomani dell'incontro tra il ceo Luigi Gubitosi e il ceo di Open Fiber, Elisabetta Ripa, su possibili collaborazioni e alleanze tra i due gruppi sulle infrastrutture. Entro oggi è attesa l’offerta di Salini su Astaldi. Si tratta di un testo preliminare che dovrà essere integrato con i dettagli aggiuntivi entro il 14 febbraio prossimo, termine ultimo per la presentazione del piano di ristrutturazione di Astaldi.