Toninelli chiede a Enav di "sospendere" il piano industriale
L'accordo è stato firmato durante un incontro con i sindacati al ministero dei Trasporti. Il sottosegretario Siri ha seguito il tavolo accogliendo l'appello di Ugl e Unica
"Sospendere temporaneamente l'attuazione del piano industriale" è quanto il ministero dei Trasporti ha chiesto a Enav, società partecipata al 53,28 per cento dal ministero dell'Economia e quotata in borsa da luglio del 2016, che gestisce il traffico aereo in Italia. La decisione è arrivata al termine di un incontro nella tarda serata di ieri con l'azienda e i sindacati, che hanno accettato di differire lo sciopero di 24 ore indetto per il 15 febbraio. "Il ministero – dice l'accordo – si rende garante delle necessità espresse dalle organizzazioni sindacali e confermate dall'azienda di sospendere temporaneamente l'attuazione del piano industriale, dei suoi effetti e di tutte le attività e le implementazioni riconducibili allo stesso piano al fine di consentire alle parti il raggiungimento di un'intesa complessiva".
I controllori del traffico aereo sono in subbuglio da mesi, preoccupati dall'effetto del nuovo piano quadriennale dell'azienda che tra le altre cose prevede il trasferimento delle attività svolte nei due impianti di Brindisi e Padova rispettivamente a Roma e Milano, con un impatto diretto su circa un centinaio di controllori di volo. Il piano prevede la riprofessionalizzazione di alcune figure, indennizzi e incentivi all'esodo e la garanzia di zero licenziamenti, ma una quota di persone dovrà comunque cambiare sede operativa. L'ultimo sciopero convocato dalle sigle Ugl e Unica senza l'appoggio di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, l'11 gennaio scorso, ha causato la cancellazione di centinaia di voli nazionali e internazionali.
Fino a ora Enav ha fermamente rigettato la possibilità di modificare il piano industriale, che prevede investimenti per 650 milioni di euro in cinque anni, spiegando che la riorganizzazione della struttura operativa è un passaggio importante per avere maggiori risultati in termini di efficienza e mantenere tariffe competitive rispetto agli altri aeroporti europei. A questo punto, dopo l'accordo al Mit, la trattativa con i sindacati proseguirà sotto "la garanzia" del ministero e fino al raggiungimento di un'intesa Enav dovrà tenere fermi eventuali sviluppi del piano.
Il tavolo è stato seguito dal sottosegretario ai Trasporti Armando Siri, che su Twitter ha dato notizia dell'accordo. Lo scorso novembre proprio i controllori di volo dell'Ugl hanno inaugurato una sezione Noi con Salvini premier interna a Enav per far sì che "la politica torni ad interessarsi delle aziende dello Stato – ha detto il responsabile Adriano Angelillo nel giorno della presentazione – puntando un faro affinché si sappia cosa avviene in Enav". Il connubio tra politica e sindacato, ha detto il controllore, "sta dando i suoi frutti su scala nazionale e presto vorremmo portare risultati anche nel trasporto aereo, dove sta nascendo questa sinergia tra lavoratori e Lega".
"Mi auguro – ha detto invece in mattinata il ministro Danilo Toninelli – che si trovi al più presto un punto di incontro tra le parti sociali e l'azienda che tenga conto prima di tutto della salvaguardia dei posti di lavoro e della qualità di vita dei lavoratori, senza dimenticare l'imprescindibile necessità di garantire la sicurezza dei voli e dei cittadini che viaggiano".