Piazza Affari col fiato sospeso in attesa del giudizio di Fitch
L'agenzia di rating oggi valuta lo stato di salute dei nostri conti pubblici. Intanto, dalla Commissione Ue emergono nuove critiche alla legge di bilancio del governo gialloverde. Piazza Affari incerta
Milano. Alleanza con Vodafone sulla rete mobile e un tavolo aperto con Open Fiber per la rete fissa, ma con la disponibilità a valutare opzioni diverse. Si potrebbero riassumere così le linee guida del nuovo piano industriale di Telecom Italia che ieri pomeriggio è stato esaminato dal consiglio di amministrazione, e che ne ha comunicato i dettagli solo in tarda serata insieme con i conti del 2018. Stamattina il gruppo telefonico presieduto da Luigi Gubitosi ha avviato le contrattazioni in netto rialzo in una seduta incerta per Piazza Affari, che attende con il fiato sospeso il giudizio dell'agenzia di rating Fitch che, però, arriverà solo stasera a mercati chiusi.
Fitch, che attualmente attribuisce all’Italia il voto della "BBB" con outlook negativo, ha tre possibili scelte: confermare il rating attuale con outlook negativo; confermare il rating e convertire l’outlook in watch negativo, facendo percepire come più vicino e probabile un possibile downgrade; tagliare il rating di un livello con outlook stabile, come già fatto da Moody's lo scorso ottobre. Il verdetto è particolarmente atteso dagli investitori, che temono possa avere un impatto allargato anche ad altri mercati. Proprio ieri la Commissione europea è tornata a occuparsi del nostro paese con il country report in cui, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe criticato le misure previste dalla legge di bilancio 2019 messa a punto dal governo gialloverde. La manovra, secondo la Commissione, avrà un impatto negativo sul pil e, quindi, anche sul debito e sul deficit italiano. Secondo le anticipazioni, l'Italia sarà citata come fonte di rischio per l'intera Eurozona.
Tornando al discorso tlc, vola oggi in Borsa la controllata di Telecom, Inwit (più 10 per cento in apertura), dopo che la casa madre ha annunciato l'avvio della trattativa con Vodafone per arrivare a un'aggregazione delle rispettive torri. Nel memorandum of understanding siglato dai due operatori per lo sviluppo comune della rete è compresa anche la possibilità di mettere assieme le 11mila torri detenute da ciascuna parte, facendo di Inwit il leader assoluto delle torri di tlc in Italia con 22mila unità. "La potenziale aggregazione - spiega il comunicato congiunto - sarebbe strutturata in modo tale da attribuire a Vodafone e Tim la stessa partecipazione nel capitale e pari diritti di governance in Inwit, oltre che consentire alle parti di non dover lanciare un'offerta pubblica di acquisto sulle azioni di Inwit".
Sul fronte americano si registra un possibile spiraglio nella vicenda Huawei. Il presidente Donald Trump è parso suggerire un ammorbidimento dell'offensiva globale contro il colosso tecnologico cinese. In un tweet di ieri sera, il presidente si è detto contrario alla messa al bando di tecnologie avanzate nel campo delle telecomunicazioni. "Voglio la tecnologia 5G, e pure la 6G, negli Stati Uniti il prima possibile", ha scritto Trump, aggiungendo che il nuovo protocollo di trasmissione dei dati é "molto più potente, veloce e intelligente dello standard attuale". Il presidente americano ha anche esortato le aziende giapponesi ad accelerare lo sviluppo sul fronte del 5G per non "essere lasciate indietro": parole che suonano come un implicito riconoscimento della superiorità di Huawei in quel segmento dell'alta tecnologia.