Dopo Conte, anche Tria in visita a Piazza Affari
E’ la prima volta da quando si è insediato il governo che il ministro del Tesoro incontra i vertici di Borsa. Tour milanese del capo del dicastero. Giornata ottimista per le Borse con accordo vicino tra Usa e Cina sui dazi
Milano. Comincia con la visita del ministro Giovanni Tria la settimana di Piazza Affari in una seduta positiva nelle prime ore per la Borsa milanese e gli altri listini europei sulla scia della svolta nel negoziato commerciale tra Stati Uniti e Cina. Tria, atteso da un piccola folla di giornalisti e fotografi, non ha rilasciato dichiarazioni infilando velocemente l’ingresso di Palazzo Mezzanotte. Il ministro proseguirà il suo tour milanese partecipando al forum della Spencer Stuart, una delle più grandi società di cacciatori di teste del mondo, ed è atteso oggi pomeriggio alla Camera di Commercio americana per un incontro con gli investitori.
A qualche settimana di distanza dalla visita di Giuseppe Conte, anche il ministro del Tesoro ha voluto incontrare – per la prima volta – l’amministratore delegato di Borsa italiana, Raffaele Jerusalmi, in una riunione a porte chiuse, organizzata per consolidare i rapporti con l’istituzione finanziaria dopo tutta una prima fase del governo gialloverde in cui il clima delle relazioni era sembrato piuttosto freddo, con l’indice Ftse Mib, quello più rappresentativo della Borsa, che ha subìto forti perdite anche in seguito alle esternazioni incontrollate di esponenti dell’esecutivo sui conti pubblici. Oggi il listino milanese guadagna lo 0,2 per cento con lo spread sceso a 253 punti base in una giornata in cui, sul fronte della politica interna, si registra la vittoria di Nicola Zingaretti alle primarie del Pd. Nelle consultazioni che si sono svolte giusto a un anno dalle elezioni del 4 marzo, a cui hanno partecipato 1,8 milioni di votanti, Zingaretti ha ottenuto il 70 per cento dei consensi. La novità più rilevante per i mercati oggi, comunque, arriva dal fronte del commercio internazionale.
La cosiddetta guerra dei dazi tra Cina e Stati Uniti, cominciata a maggio-giugno 2018 e considerata uno dei rischi geopolitici dagli investitori, potrebbe essere vicina alla fine. Il presidente americano Donald Trump e il leader cinese XI Jinping sarebbero, infatti, vicino a un accordo non solo per evitare il nuovo round di dazi ma per l’eliminazione pressoché totale delle restrizioni esistenti sui beni oggetto di scambio tra i due paesi. Un accordo che sembrava poco probabile fino a qualche giorno fa ma che ha cominciato a prendere forma dopo i colloqui tra le delegazioni dei due paesi che si sono svolte durante i 90 giorni di tregua sanciti lo scorso dicembre. L’intesa potrebbe essere consacrata nel summit previsto a fine marzo. Stanotte le Borse asiatiche hanno chiuso tutte in rialzo mettendo di buon umore i listini del vecchio continente e facendo presagire una buona apertura di Wall Street.