Giuseppe Conte (foto LaPresse)

Per l'Ocse il governo gialloverde porterà l'Italia sottozero

L'Organizzazione prevede un 2019 in recessione per il nostro paese: -0,2 per cento

L'economia mondiale sta rallentando. O per dirla con il capo economista dell'Ocse, Laurence Boone, “sta affrontando ostacoli sempre più grandi”. E se nel 2018 la crescita è stata del 3,6 per cento, quest'anno e il prossimo bisognerà accontentarsi di un +3,3 per cento e di un +3,4 per cento. Così almeno stima l'Organizzazione che, di conseguenza, ha rivisto al ribasso le stime di crescita per tutte le economie mondiali.

  

  

In particolare l'Italia, se i dati dell'Ocse verranno confermati dalla realtà, nel 2019 entrerà in recessione facendo registrare una perdita dello 0,2 per cento (gli altri paesi col segno meno sono Argentina e Turchia). Esattamente il contrario dell' “anno bellissimo” e del “boom economico” annunciati, a varie riprese, dal premier Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. Anche oggi il presidente del Consiglio, durante la sua visita a Belgrado, ha ribadito che il governo ha avviato un “processo riformatore molto ampio che darà i suoi risultati”.

 

 

Viene da chiedersi quali siano visto che per il 2020 l'Ocse prevede, per l'Italia, un +0,5 per cento. La più bassa crescita tra i paesi analizzati. Secondo Boone, stanti le premesse, c'è il rischio che “un rallentamento più marcato in una delle principali regioni potrebbe far deragliare l'intera economia mondiale, specialmente se contagiasse i mercati finanziari”. Per questo, aggiunge, “i governi dovrebbero intensificare il dialogo per limitare i rischi e coordinare le azioni politiche per evitare un'ulteriore recessione”. Esattamente il contrario dell'isolazionismo praticato dal governo gialloverde. 

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