Borse in balìa dell'incertezza politica
A spaventare non è il cambio di governo in sé, ma la prospettiva che un esecutivo a guida leghista aumenti la probabilità di deficit più elevati. Spread sotto i 240 punti base. Pesano anche le notizie da Hong Kong e Argentina
Milano. Sono veramente tanti i fattori d'incertezza che gravano su Piazza Affari e sui mercati europei. Così, nonostante l'agenzia di rating Fitch abbia evitato venerdì scorso di peggiorare il suo giudizio sui conti dell'Italia - che resta comunque negativo - e nonostante la strada imboccata da Carige verso una soluzione privata allontani un pesante fattore di rischio per il sistema bancario italiano, gli investitori restano pessimisti in quest'inizio settimana che precede la festività di Ferragosto. La sensazione è che lo spread – balzato improvvisamente a 240 punti base a causa della crisi politica – non sia destinato a scendere nel breve-medio periodo. E questo perché è di nuovo aumentato il rischio paese percepito dagli investitori, ma si sono anche ridotti ulteriormente i rendimenti dei Bund tedeschi.
Così, dopo un'apertura positiva, il listino milanese ha ricominciato a perdere terreno in linea con le altre Borse europee. Gli indici azionari, infatti, hanno azzerato i guadagni e gli operatori stanno tornando verso beni rifugio complici anche le notizie che arrivano da Hong Kong e Argentina. Aumentano, infatti, le proteste contro il governo di Pechino con l'occupazione del terminal principale dell'aeroporto e alla conseguente decisione di cancellare tutti i voli previsti, mentre in Argentina si teme la reazione dei mercati dopo la sconfitta del presidente Mauricio Macri alle primarie in vista delle elezioni presidenziali del 27 ottobre.
Il focus resta comunque sulla crisi di governo italiano. È positivo o negativo per i mercati finanziari? Come spiega in una nota di oggi Lorenzo Codogno, fondatore e capo economista della società di analisi e ricerche LC Macro advisors, in passato un cambiamento nel governo non sarebbe necessariamente avverso per i mercati finanziari, supponendo che un numero maggiore di partiti di centro-destra possano diluire i messaggi estremi della Lega. "Ora, tuttavia, il rischio è legato alla prospettiva di un governo solo o guidato dalla Lega, vale a dire un governo incline alla destra. Probabilmente aumenterebbe la probabilità di deficit più elevati per finanziare la promessa elettorale di uno shock fiscale". Inoltre, aggiunge l'esperto, "il piano mai dimenticato di introdurre una moneta parallela potrebbe riaffiorare e le relazioni con l'Ue potrebbero diventare più complicate. Infine, questa è una fine disordinata dell'attuale legislatura, che può aumentare drasticamente l'incertezza, che non è mai un buon fattore nei mercati finanziari. Pertanto, penso che l'attuale reazione del mercato sia comprensibile".