Johnson ci riprova e cerca il voto ai Comuni: i mercati scommettono sul "deal"
Borsa di Londra moderatamente positiva in una giornata cruciale. Secondo Goldman Sachs, la probabilità di una Brexit regolamentata è salita al 70 per cento
Milano. La sterlina ha superato quota 1,30 sul dollaro - poi è scesa poco al di sotto - e la Borsa di Londra ha vissuto una seduta moderatamente positiva nella giornata decisiva per la Brexit, in cui il governo di Boris Johnson preme affinché l'accordo con l'Unione europea venga messo ai voti oggi in Parlamento. Le previsioni degli operatori di mercato vedono un esito finale positivo per il "deal" che sabato scorso è stato sospeso dalle procedure di voto. La banca d'affari americana Goldman Sachs ha dimezzato al 5 per cento (rispetto al precedente 10 per cento) la probabilità di una Brexit senza accordo. "Manteniamo l'opinione che il Regno Unito lascerà l'Ue il 31 ottobre e attribuiamo a un accordo ratificato una probabilità pari al 70 per cento", dicono gli analisti di Goldman.
Sabato scorso, il governo britannico non è riuscito a ottenere l'approvazione della Camera dei Comuni all'accordo
perché l'assemblea aveva approvato un emendamento che ha rinviato il voto. Di conseguenza, il governo ha inviato tre lettere all'Unione europea per adempiere agli obblighi del Benn Act, senza però che Johnson abbia firmato la richiesta formale di proroga dell'art. 50. Secondo un'analisi di Intesa Sanpaolo, è improbabile che l'Unione europea contesti la validità legale della richiesta, e anche che risponda a stretto giro alla comunicazione: per ora, il Consiglio attenderà gli sviluppi del dibattito parlamentare. Infatti, oggi pomeriggio si terrà un nuovo tentativo del governo di ottenere una maggioranza, confidando sul voto favorevole di quanti temono il caos di un'uscita non regolamentata.
Il Financial Times stima una possibile maggioranza di 5 seggi; il Guardian calcola che al governo manchi ancora un voto, ma dice che ben 13 deputati laburisti sono indecisi. Esponenti del governo si sono detti fiduciosi riguardo all'esito finale. Tuttavia, non è sicuro che il presidente della Camera consenta la votazione. In alternativa si potrebbe tenere un altro voto martedì. Nel caso di esito favorevole, rimarrebbe poi da approvare l'EU Withdrawal Agreement Bill. In generale, però, sempre secondo l'analisi di Intesa, i due esiti più probabili sembrano l'approvazione dell'accordo e un rinvio della scadenza seguito da elezioni anticipate.