L'appello di Lagarde agli stati: servono più investimenti pubblici comuni
Occorre sfruttare al meglio lo strumento del bilancio per la convergenza e la competitività, dice la neo presidente della Bce nel suo primo discorso. Le Borse reagiscono bene
Milano. Il messaggio di Christine Lagarde è stato chiaro e perciò è stato apprezzato dalle Borse europee, tutte in salita oggi: la Bce continuerà a sostenere l'economia in una fase di incertezza globale che però presenta anche delle opportunità. Il primo discorso pubblico della neo presidente della Banca centrale europea, tenuto durante il congresso bancario che si è svolto nell'ambito della Euro Finance Week, ha messo di buon umore tutti i listini europei, alla ricerca di spunti positivi dopo che l'agenzia di rating Moody's ha messo le banche tedesche sotto tiro e dopo che gli attriti tra Stati Uniti e Cina allontanano per il momento la pace commerciale.
Lo spread è in leggera crescita a 164 punti base, in una giornata in cui l'attenzione è rivolta anche alla posizione assunta dal presidente della Consob, Paolo Savona, sulla riforma del Mes, il Meccanismo europeo di stabilità, che in questa fase potrebbe rendere meno distesi i rapporti dell'Italia con l'Unione europea. In un intervento sul Sole 24 Ore, Savona si dice preoccupato per i riflessi che il trattato potrebbe avere sulle banche e più in generale sui mercati finanziari. La sostanza del discorso è che l'Italia non avrà bisogno di ricorrere al Fondo salva stati perché il suo debito pubblico è solvibile, a meno che non venga messo sotto attacco da manovre speculative. Dichiarazioni che seguono le preoccupazioni espresse qualche giorno fa dal presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, e che fanno presagire un inasprimento della discussione sul Mes, la cui riforma è stata, peraltro, oggetto di varie discussioni a livello europeo senza che l'Italia avesse mai protestato.
Ma è il discorso di Christine Lagarde a essere centrale perché ribadisce che la politica monetaria della Bce resterà accomodante ma con una "revisione strategica" in vista, studiata per spingere i governi degli stati membri a fare più investimenti. "Anche quando i governi devono consolidare le proprie finanze, abbiamo un interesse comune a mantenere livelli sufficienti di investimenti pubblici", ha detto la presidente della Bce facendo notare che la quota della spesa produttiva sulla spesa primaria totale - che oltre alle infrastrutture comprende R&S e istruzione - è diminuita in quasi tutte le economie dell'area dell'euro dopo la crisi. Il suggerimento agli stati è di sfruttare al meglio lo strumento del bilancio per la convergenza e la competitività. Ma un'economia domestica più forte si basa anche su maggiori investimenti delle imprese e per questo, ha detto, è altrettanto importante aumentare la produttività. "Le imprese devono avere fiducia nella crescita futura se vogliono impegnare capitali a lungo termine".