Orsini per Confindustria
A Milano salgono le quotazioni del presidente di Federlegno per la carica più alta di viale dell’Astronomia
Cicip. Il fatto è che non si può dire di no. Come si fa a negarsi all’amica, o all’amica dell’amica, che accoglie nel pop up store inaugurato al pianterreno del palazzo avito la terza amica in arrivo dall’oriente sul bastimento carico carico di beni e spezie o che, peggio, produce accessori e oggettini di discutibilissimo ma non criticabile gusto? Ci sono modi e luoghi, che non vengono scalfiti nemmeno dall’avvento dell’e-commerce e dall’apertura di marketplace dell’artigianato elegante come ArteMest, ormai frequentatissimo da arredatori e architetti in cerca di pezzi unici (5 milioni di fatturato in tre anni, quasi settecento artigiani italiani coinvolti). Niente: arriva l’amica che ha fatto spese “nei mercatini” di qualche paese anche molto conosciuto e sottrarsi diventa impresa ardua. A Roma sbarcano tutte da Soledad Twombly in via Monserrato o da Flavia Muzi Falconi sulla scalinata di piazza di Spagna. A Milano, l’indirizzo più ricercato del momento dalle ladies-who-dress è Cavalli e Nastri in via Brera.
Ciciap. Mentre il candidato alla presidenza di Confindustria Carlo Bonomi girava nel foyer della Prima di “Tosca” raccontando che “lui, alla Scala, organizza anche le assemblee”, forse dimenticando la gaffe istituzionale che accompagnò la riunione di Assolombarda dello scorso ottobre (il presidente Sergio Mattarella, invitato, pensava che Bonomi fosse il candidato unico; poche ore prima dell’evento, uscì la candidatura del potente Giuseppe Pasini; il Colle, per usare un eufemismo, si risentì), a Milano salgono le quotazioni di Emanuele Orsini, presidente di Federlegno, cioè dell’associazione da cui origina il Salone del Mobile. Se Orsini dovesse mai riuscire a portare a sé anche il comparto della moda e del tessile, e le prime riunioni esplorative ci sono già state, pesi e misure della battaglia per la carica più alta di viale dell’Astronomia potrebbero variare sensibilmente.