Milano. “Le tensioni in medio oriente, anche se dovessero continuare, non avranno particolari ripercussioni sull’economia europea, che è stata, invece, oggettivamente indebolita dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. La politica americana nei confronti della Cina ha colpito indirettamente l’area euro, in particolar modo la Germania. E adesso, seppure la produzione industriale tedesca è aumentata a novembre, non ci sono chiari segnali chiari che il peggio sia alle spalle. In questo contesto l’Italia, paga l’ulteriore scotto legato all’incertezza politica e alla prospettiva che al governo possa tornare una forza antieuropeista come la Lega di Matteo Salvini. Ma se posso dirla tutta, mi pare un’ipotesi poco probabile, almeno per quest’anno”. Giada Giani, economista di Citi specializzata sull’Europa, è appena rientrata in Italia dopo 15 anni di lavoro a Londra, città che non rimpiange, un po’ per il caos Brexit e un po’ perché il quartier generale della banca d’affari americana si trova in una delle strade più belle e caratteristiche del centro storico di Milano, e Canary Wharf, con i suoi grattacieli, sembra davvero lontana.
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