In Italia c'è “un sistema fiscale poroso, distorsivo e instabile, che ha perso competitività ed efficienza”. Linee guida per cambiarlo
Roma. Se la cura per rimettere in sesto l’economia è un doppio intervento per sbloccare i cantieri e riformare da capo a piedi il sistema fiscale, sul primo punto sono tutti d’accordo, sulle tasse ognuno vede l’interesse proprio. Ma da questo è nato un patchwork fiscale non più sostenibile e iniquo che premia più il patrimonio che i redditi, gli anziani e non i giovani, trascura merito e demografia, costa molto e rende poco. Una proposta globale di riforma è elaborata da Assonime, l’associazione tra le società italiane per azioni: che a differenza di altri organismi ha meno orti da difendere, per esempio sull’Iva. Si tratta di linee-guida da tradurre in norme dettagliate.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE