Arriva il decreto del governo sulla chiusura degli aeroporti
Il ministro dei Trasporti lascia in funzione 17 scali per il traffico passeggeri e l'aeroporto di Ciampino, che potrà essere utilizzato per i soli voli di Stato, il trasporto organi, il traffico canadair e i servizi emergenziali
Il ministro dei Trasporti Paola De Micheli ha deciso di chiudere una parte degli aeroporti in seguito alla forte riduzione del traffico aereo verso l'Italia per via dei contagi del Covid-19. Il decreto del ministro, firmato questa sera e in vigore fino al 25 marzo, lascia in funzione 17 aeroporti per il traffico passeggeri e l'aeroporto di Ciampino, che potrà essere utilizzato per i soli voli di Stato, il trasporto organi, il traffico canadair e i servizi emergenziali. “Per tutelare la salute dei passeggeri e dei lavoratori – spiega una nota del ministero dei Trasporti – sono assicurati nel settore del trasporto aereo esclusivamente tutti i servizi essenziali”.
Il Mit ha accolto dunque la richiesta del regolatore nazionale dell'aviazione civile, Enac, che una lettera inviata ieri aveva chiesto di tenere aperti solo gli scali capaci di garantire i collegamenti minimi: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino e Venezia Tessera.
A spingere per la chiusura di tutti gli altri 24 scali nazionali sono stati i gestori aeroportuali, dopo le misure prese da molte compagnie aeree e diversi paesi che prevedono la sospensione dei collegamenti con l'Italia. Tra gli aeroporti più trafficati che da domani resteranno chiusi ai passeggeri ci sono Milano Linate, Brindisi e Verona. I collegamenti con la Sardegna saranno garantiti solo attraverso lo scalo di Cagliari, mentre gli aeroporti di Olbia e Alghero resteranno chiusi.