Dobbiamo essere orgogliosi del lavoro instancabile di medici, infermieri, del personale degli ospedali, dell’intera struttura nazionale di assistenza. Sono loro, oggi, i nostri “angeli” che con coraggio, spesso senza strumenti di sicurezza adeguati, si stanno prendendo cura dei tanti malati, soprattutto dei nostri anziani, i più colpiti dal virus anche perché sofferenti di altre patologie. Centinaia di persone anziane ogni giorno se ne vanno via in silenzio, senza nemmeno un funerale, un fiore, una messa di suffragio. Eppure sono cittadini che hanno dato tanto al nostro paese, in termini di professionalità, sacrifici, moralità, lavorando una vita nelle fabbriche, nei servizi pubblici, nell’agricoltura, facendo grande l’Italia. Sono pensionati e pensionate che hanno cresciuto anche i nostri figli, con amore e grande pazienza, sempre senza lamentarsi, con grande dignità. Ha ragione chi ci ricorda che l’umanità e la civiltà di un popolo si misurano dall’attenzione e dal rispetto che è riservato alla terza e quarta età.
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