La richiesta di un prestito per 6,3 miliardi di euro che Fca Italy (già Fiat Italia) sta negoziando con Banca Intesa Sanpaolo e per cui intenderebbe chiedere la garanzia statale prevista dal cosiddetto “decreto Liquidità” ha sollevato da parte di esponenti politici (tra gli altri, Andrea Orlando, Romano Prodi e Carlo Calenda) e commentatori una levata di scudi basata sul fatto che Fca, avendo sede in Olanda, pagherebbe le imposte non in Italia bensì in quello che viene percepito addirittura come un “paradiso fiscale”. Da qui la richiesta che, se proprio Fca vuole ottenere la garanzia statale sui prestiti richiesti, almeno riporti la sua sede in Italia o si impegni a non deliberare distribuzioni di dividendi che, secondo la prospettazione che va per la maggiore, avrebbero l’effetto di erodere “base fiscale” alla giurisdizione italiana.
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