Roma. Ma cosa vogliono, di preciso, i sovranisti che bocciano il Recovery fund? Ecco il commento di Matteo Salvini: “E’ l’ennesima dichiarazione: noi ci aspettiamo soldi veri, dall’Europa”. E Giorgia Meloni: “Siamo stati i primi ad auspicare un Recovery fund cospicuo, immediato, con una quota maggioritaria di contributi a fondo perduto e senza condizionalità. Prendiamo atto che qualcosa si è mosso in questa direzione ma la proposta della Commissione Ue non è soddisfacente”. Sarebbe facile liquidare queste reazioni con l’ironia. In fondo, Salvini era quello che voleva pagare i fornitori della Pa con ii minibot, cioè la versione italiana dei patacones argentini (il Foglio, 17 giugno 2019). Mentre Meloni, pur di smarcarsi dall’Europa, si è spinta a invocare l’intervento emergenziale del Fondo monetario internazionale (come ha spiegato Luciano Capone sul Foglio di giovedì), come i paesi in via di sviluppo sull’orlo del dissesto.
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