Se arrivasse la prima tranche del Recovery fund della Ue, se per le spese sanitarie si accettasse il Mes, i conti potrebbero essere messi in sicurezza puntando sulla ripresa nel 2021, senza ricorrere a nuovi indebitamenti extra
Ultimo tra i governi dell’eurozona nell’avanzamento delle riforme per accedere al Recovery plan, per non parlare del Mes, l’esecutivo sta approvando alcune misure che lasciano sperare che la fase dell’assistenza a pioggia, dei voucher e dei bonus possa lasciare il campo a quella degli investimenti. Ne sono un esempio il prolungamento a dicembre della cassa integrazione in deroga e probabilmente anche del blocco dei licenziamenti però con un meccanismo selettivo, che cioè premi i settori più colpiti ma anche più rilevanti per il Pil – auto, turismo, congressi, edilizia –, e con un mix di interventi che prevedono per esempio la decontribuzione fiscale per le aziende che rinunciano in tutto o in parte agli ammortizzatori sociali per il quali l’Inps ha quasi esaurito le risorse mentre ancora non sono disponibili quelle europee del fondo Sure.
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