Nel secondo trimestre il Pil italiano è in calo del 12,4 per cento; in termini tendenziali il 17,3. Il dato comunicato dall’Istat segue il meno 5,3 dei primi tre mesi, che abbracciava solo la prima fase di lockdown ed è definito “storico”. Non che gli altri paesi siano messi meglio. Il Pil della Francia è caduto, sempre nel secondo trimestre e su base annua, del 13,8 per cento (meno peggio delle previsioni); quello della Spagna del 22,1; la Germania del 10,1. Negli Usa crollo record del 32,9 per cento. I primati negativi accomunano il mondo, attesi ma non in queste proporzioni.
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