Cassa integrazione, divieto di licenziamento, nazionalizzazioni: anche nella crisi post Covid le scelte di politica economica sono votate alla conservazione. Occorre invece cambiare e adattarsi alle trasformazioni in corso per essere più efficienti e competitivi
L’economia di un paese non è una foresta di pietra da tramandare ai posteri, è un ecosistema da coltivare. Le principali scelte di politica economica del governo sono invece votate alla conservazione: cassa integrazione, divieto di licenziamento e ingresso dello stato nel capitale delle imprese sono i pilastri di una strategia di resistenza al cambiamento. Il problema è che esse sono il frutto di una convinzione che, seppure nelle ultime settimane ha iniziato a incrinarsi, rimane dominante. All’inizio della crisi, il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, aveva proclamato: “Nessuno dovrà perdere il posto di lavoro per il coronavirus”. Probabilmente, oggi non si riconosce più in un impegno tanto netto, ma l’esecutivo fatica a emanciparsene. Anche perché termini pressoché identici sono stati utilizzati dal premier Giuseppe Conte, dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. Quest’ultima aveva addirittura garantito che il decreto Agosto conterrà “la prosecuzione del blocco dei licenziamenti, con alcune eccezioni come la cessazione di attività” (tanta grazia). In realtà il compromesso trovato in Consiglio dei ministri è solo formalmente più moderato: legando il divieto di licenziamento alla cassa integrazione (anche per le imprese che non la usano), nella sostanza rimane in vigore un vincolo che, in questi termini, esiste solo in Cina, Turchia ed Etiopia. In Europa, solo la Slovacchia ha adottato un provvedimento simile per breve tempo, mentre la Corea del Nord – che ce l’aveva – ci ha superato in riformismo, avendolo cancellato nel 2014.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE