Dopo gli 8 mila di Italo, anche l'azienda tedesca cancella 5 mila biglietti. "Basta cambiare le regole, è ora di organizzarsi per tornare a viaggiare in sicurezza"
Roma. Nell’estate della pandemia la paura del contagio non sembra avere scoraggiato chi ha deciso di partire per le vacanze, pur restando in Italia. Più del virus ha fatto effetto l’indecisione del governo su quali norme rendere obbligatorie a bordo dei mezzi di trasporto, tanto che negli ultimi dieci giorni circa 13 mila persone hanno avuto problemi con i biglietti acquistati per viaggiare con treni e autobus. Lunedì Flixbus è stata costretta a cancellare 5 mila biglietti venduti per adeguarsi alle nuove disposizioni sul distanziamento, mentre solo una decina di giorni fa sono rimasti a terra 8 mila passeggeri di Italo. In entrambi i casi, la molla che ha stravolto la pianificazione dei due operatori è un intervento del governo che ha contraddetto le regole precedenti.
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