L’ennesima norma che rafforza i poteri speciali del governo sembra essere uscita dalle bozze del decreto Agosto, approvato “salvo intese tecniche” venerdì scorso. Ma non è escluso che torni durante l’iter di conversione. Secondo le indiscrezioni confermate dalla presidente della Commissione d’inchiesta sulle banche, Carla Ruocco, ha un obiettivo preciso: consentire al governo di intervenire nell’operazione che (previa autorizzazione della Bce) porterebbe Leonardo Del Vecchio a incrementare la propria partecipazione in Mediobanca fino al 20 per cento. Da quanto si è appreso, la disposizione in questione modificherebbe la disciplina temporanea introdotta nello scorso mese di aprile, volta a prevenire acquisizioni “predatorie” dall’estero, inasprendola ulteriormente e ampliando i poteri dell’esecutivo. In particolare, mentre la normativa introdotta dal decreto Liquidità estendeva l’obbligo di notifica alle imprese dell’Ue solo se l’operazione comportava l’acquisto del “controllo” di un’impresa operante in settori strategici, oggi si vorrebbe imporlo anche quando il nuovo azionista sia in condizione di esercitare “un’influenza notevole”. Se queste modifiche fossero accolte, saremmo di fronte alla quarta revisione della disciplina dei poteri speciali in tre anni.
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