“Nel lungo periodo saremo tutti morti”, diceva Keynes. E Draghi lo cita, ma ci ricorda che nel lungo periodo ci saranno anche dei vivi a cui bisogna pensare, dandogli un'istruzione e un ambiente migliori
Al meeting di Rimini di Comunione e liberazione, nel discorso più atteso dopo la fine del suo mandato al vertice della Banca centrale europea, Mario Draghi mette al centro i giovani. Oltre che per motivi economici, lo fa per una “ragione morale”: “Il debito creato con la pandemia è senza precedenti e dovrà essere ripagato principalmente da coloro che sono oggi i giovani”. Per decenni i governi, guidati da una forma di “egoismo collettivo”, hanno indirizzato le risorse per acquistare consenso politico nell’immediato. Ma “ciò non è più accettabile oggi” perché “privare un giovane del futuro è una delle forme più gravi di diseguaglianza”.
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