Lo status quo alimenta un divario digitale, ma la soluzione non è più controllo pubblico. Guardare a una rete unica Tim, controllo congiunto con altri stakeholder e governance indipendente
La privatizzazione di Telecom Italia fu un errore, grave, per le modalità e per la tempistica con cui avvenne. Le modalità furono quelle di un’operazione a debito che ancora oggi costringe Tim a fare i conti con decine di miliardi di debito privato, che ne condizionano la capacità d’investimento. La tempistica fu quella di un big bang di liberalizzazione di mercato e privatizzazione dell’incumbent, una combinazione allora giudicata errata non solo da chi scrive, ma da molti studiosi che suggerivano, invece, un percorso graduale e sequenziale, nel tempo, di liberalizzazioni e privatizzazione.
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