Scarsa istruzione, nanismo delle imprese, bassa produttività. “Invertiamo il circolo vizioso”, dice il governatore di Bankitalia
Roma. Alfred Marshall, uno dei padri dell’economia moderna, scriveva che “il capitale di maggior valore è quello investito sugli esseri umani”. Più tardi, negli anni 60, il premio Nobel per l’economia Gary Becker ha sviluppato questa riflessione introducendo il concetto di “capitale umano”, definito in maniera suggestiva come una forma di capitale “incarnato nelle persone”, nel senso che non si può separare un individuo delle sua conoscenze, dalle sue esperienze o dal suo stato di salute. E’ una determinante fondamentale dello sviluppo economico (e quindi umano) nelle economie moderne, e soprattutto di quelle che scarseggiano di risorse naturali come l’Italia. Insomma, il nostro vero petrolio siamo noi stessi.
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