Lo stato può bloccare l'acquisizione di Piazza Affari, attraverso il golden power, e in pratica decidere a chi vada venduta, prescindendo dal mercato
Secondo il Financial Times, la vendita di Borsa italiana e dei suoi asset arriva in un momento in cui la pandemia ha acuito l’istinto interventista del governo Conte, che nei mesi scorsi ha rafforzato la legge sulla golden power che limita gli investimenti stranieri in settori considerati strategici per l’interesse nazionale. In pratica, sottintende il quotidiano inglese, la vendita dell’infrastruttura finanziaria da parte del London Stock Exchange potrebbe essere resa più complicata dalla politica romana. In realtà, questo è vero solo in parte perché è dai tempi della Brexit che governo (quello precedente) e Consob hanno messo sotto osservazione un eventuale riposizionamento del mercato borsistico e della piattaforma Mts, su cui vengono scambiati i titoli di stato italiani e non solo, entrambi venduti nel 2007 agli inglesi senza, peraltro, suscitare troppo clamore mediatico. E sono quasi due anni che si discute della possibilità per il governo italiano di esercitare un potere di veto nel caso in cui Borsa fosse stata ceduta.
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