Non si va in piazza per dire che va tutto bene, ma non si va neanche in piazza a parlare di rinnovi contrattuali e di ruolo del sindacato nelle decisioni sull’utilizzo del Recovery fund se ci si intende preparare a un autunno caldo e allo scontro sociale. Oggi i sindacati hanno mostrato che molto di ciò che si è detto di loro e dei lavoratori, compresa la descrizione con toni accorati e preoccupati dell’imminente stagione, non era vero o era usato solo in modo politicamente strumentale. Le difficoltà esistono ma vengono lette da Cgil, Cisl e Uil con una notevole dose di pragmatismo e con una serie di distinzioni ben ponderate. C’è un problema che riguarda i contratti scaduti da lunga data. Maurizio Landini ha citato quello della sanità privata, scaduto da 12 anni, ormai predisposto e accettato nelle grandi linee, ma bloccato, sostiene il segretario della Cgil, da un veto occulto di Confindustria.
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