Come preventivato, si è aspettato la chiusura delle elezioni regionali per riprendere la lunga trattativa Ilva, dopo l’ultimo incontro del 9 luglio. Anticipati da alcuni scioperi spontanei, i sindacati hanno atteso la mattina del 21 settembre per convocare la prima manifestazione post campagna elettorale, che nel frattempo non ha fermato la crisi del siderurgico: l’azienda ha chiesto una ulteriore proroga di cassaintegrazione Covid per ottomila lavoratori, la cui assenza dagli impianti ha evitato che ripetuti incidenti alle macchine diventassero infortuni per il personale, mentre si chiude con una perdita di circa novecento milioni il bilancio 2019 di ArcelorMittal Italia.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE