L'Ufficio parlamentare di bilancio esprime dubbi sulle previsioni del rapporto debito/pil, ma per via Nazionale le valutazioni del Tesoro sono nel complesso realistiche. Con una condizione: usare presto e senza sprechi i fondi del Next Generation Eu
“L’attività economica è tornata a crescere. Si sono finora evitati gli scenari più avversi, ma la ripresa è ancora parziale, dipendente dalle misure di stimolo e soggetta alle incertezze sull’evoluzione della pandemia”. Così Eugenio Gaiotti, capo del dipartimento Economia e Statistica della Banca d‘Italia, si è pronunciato alla Camera nel corso dell’audizione sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef). Le sorti della congiuntura, insomma, sono legate a filo doppio alle sorti del programma Next Generation della Ue, “un passo avanti di portata storica e che rappresenta un’occasione da non perdere. L’efficacia degli interventi da finanziare con i nuovi fondi europei è decisiva per sostenere la crescita nel medio termine”. Consola il fatto che, per ora, è stato scongiurato lo scenario più avverso che prevedeva un crollo del pil intorno al 13 per cento nel 2020. Ma il rischio di un crollo di queste dimensioni si è spostato più avanti a causa dell'andamento dell'epidemia e la possibilità che si renda necessario un nuovo lockdown.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE