Niente calcetto, ma tutti a scuola in autobus. Sul nodo trasporti si è arenato ancora una volta il confronto tra governo e regioni, tanto che dopo l'incontro di ieri, il ministro Paola De Micheli ha convocato enti locali e aziende domani a Porta Pia. Il trasporto pubblico locale, in particolare, è ancora l'osservato speciale in questa nuova fase di contagi: a bordo è consentito l'accesso dei passeggeri fino all'80 per cento della capienza, un limite molto più alto di quello che i tecnici avrebbero voluto permettere quando poco prima dell'apertura delle scuole si è raggiunto l'accordo. E d'altra parte, il limite dell'80 per cento è l'unico possibile per non lasciare a piedi studenti e lavoratori. L'anno scorso – dice l'Istat – erano 3,5 milioni gli studenti che si recavano a scuola con i mezzi pubblici e 2 milioni i lavoratori, con il risultato che ogni giorno 3 milioni di persone hanno utilizzato autobus, filobus, tram e metro, e altri 3 milioni li hanno utilizzati almeno qualche volta durante la settimana. Oggi, che secondo Asstra i passeggeri su base nazionale sono dimezzati, ridurre la capienza consentita lascerebbe comunque scoperti circa 275mila passeggeri ogni giorno se si fissasse una soglia massima del 50 per cento.
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